Il 2018 rosanero / 2: Stellone l’imbattuto e l’arrivo degli inglesi
Un periodo di cambiamenti. Il Palermo, dopo la promozione in Serie A sfumata all’ultima tappa, si prepara per una rivoluzione: torna Tedino e Zamparini annuncia tante cessioni per poter far fronte alle scadenze finanziarie. La società, intanto, battaglia su vari fronti in un’estate di fuoco.
Alla chiusura del mercato, la rosa è quasi la stessa dell’anno passato (con qualche innesto) e l’allenatore ex Pordenone viene esonerato dopo la sconfitta di Brescia; tocca di nuovo a Stellone. Mentre il Palermo viaggia a gonfie vele sul campo, sul piano societario sembra concretizzarsi qualcosa…
IL GIRONE D’ANDATA DEL PALERMO: LE PAGELLE DI GUIDO MONASTRA
LUGLIO – Esplode il caso Parma. La Procura Federale chiede due punti di penalizzazione nel campionato di Serie B o, in subordine, sei punti da scontare in Serie A. Palermo comincia a sperare nel ripescaggio in massima serie, visto che la sanzione di due punti nel campionato 2017-18 vorrebbe dire sorpasso in classifica ai danni dei crociati. La battaglia dei rosa, però, non porta ai frutti sperati e il Parma viene penalizzato in subordine nel campionato di Serie A. Sul fronte Frosinone, dopo le tantissime polemiche, la Corte d’Appello rigetta il ricorso dei ciociari e aggrava la sanzione; i rosa sono sempre alla finestra.
AGOSTO – Battaglie su tutti i fronti. È caos sul format della Serie B: 19 squadre, 20 o 22? Bisogna ripescare le squadre dalla Serie C? I rosa, però, continuano a guardare alla Serie A e il ricorso contro il Frosinone viene accolto: si torna in appello. La squadra di Tedino, intanto, torna in campo per il primo impegno della stagione, in Coppa Italia contro il Vicenza, tra lo scetticismo generale e un “Barbera” semivuoto. È un Palermo ancora sperimentale, il mercato si chiude pochi giorni dopo e “regala” la permanenza della maggioranza dei giocatori della passata stagione, integrati da qualche buon colpo come Puscas e Brignoli. Si chiude il caso Parma con una squalifica a Calaiò e una multa alla società crociata, questa strada per la Serie A è chiusa per i rosanero.
SETTEMBRE – Salta Tedino. Il tecnico, dopo la sconfitta di Brescia, viene esonerato e torna Stellone. La vicenda Frosinone si conclude con la più beffarda delle sentenze, dopo il ricorso dei rosanero al Coni. Zamparini, intanto, annuncia novità sul piano societario entro poco tempo. Il caos riguardo al format della Serie B continua e sembra non avere più fine ma il campionato continua.
OTTOBRE – Stellone superstar. Il Palermo vola in campionato: con il nuovo allenatore arrivano tre vittorie e un pareggio nelle prime quattro partite. Le voci attorno alla cessione societaria diventano più concrete e si registra l’interesse di Follieri e di una cordata americana.
NOVEMBRE – Zamparini saluta. È il mese della chiusura delle trattative per il passaggio delle quote. Il 30 novembre, infatti, viene firmato un preliminare con una società inglese (anche se inizialmente viene ufficializzato il cambio di proprietà, il primo dicembre). L’imprenditore friulano viene anche indagato insieme a due giudici per i fatti risalenti all’istanza di fallimento del Palermo; viene coinvolto anche l’ex presidente rosanero, Giovanni Giammarva. Sul rettangolo di gioco, gli uomini di Stellone continuano la marcia e superano con 5 punti il trittico di fuoco Pescara – Verona – Benevento.
DICEMBRE – “Here we are”. Un mese storico: viene svelato il nuovo proprietario del Palermo, anche se la strada è molto tortuosa e piena di comunicati e contro comunicati. Gli inglesi sbarcano in città per una conferenza stampa enigmatica, poi si scopre che è stato firmato solo un preliminare con scadenza il 3o dicembre. Un giorno prima arriva l’ufficialità: Clive Richardson è il nuovo presidente del Palermo. Stellone chiude il 2018 da imbattuto in questa seconda esperienza rosanero: contro il Cittadella arriva il tredicesimo risultato utile consecutivo e il primo posto è blindato.
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