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24 giugno 2019: un anno fa il Palermo sforava i termini per l’iscrizione in B

Una lunga giornata di attesa culminata in uno dei momenti più negativi della storia sportiva rosanero. Un anno fa, 24 giugno 2019, il Palermo sforava i termini per l’iscrizione in Serie B, nonostante le rassicurazioni delle ore precedenti e i tentativi di giustificazione sui ritardi nella consegna dei documenti che sarebbero poi stati formulati nelle ore e giorni successivi. Tentativi rivelatisi vani e che rappresentarono il preludio alla ripartenza dalla D con un nuovo titolo sportivo e una nuova società programma il futuro e ambisce a tentare subito il ritorno nel campionato cadetto.

Sino ad ora di pranzo, il Palermo (che la sera prima aveva incassato le scuse della Lega Serie B per un errore nel calcolo dei debiti sportivi) ostenta ottimismo, ma col passare delle ore inizia a farsi largo una tensione sempre più palpabile. E quando il Trapani (poco prima delle 18) annuncia di aver depositato tutto, il Palermo resta l’unica squadra di cui ancora non si hanno notizie: la fideiussione, da consegnare “brevi manu” (fisicamente) entro mezzanotte, non risulta in Lega. Fabrizio Lucchesi scende le scale della sede intorno alle 19: le parole rivolte ai cronisti in attesa cercano di essere rassicuranti; la faccia invece tradisce la tensione. Il resto della dirigenza trincerato negli uffici della sede.

Alle ore 21.40 tutto tace, la situazione è immutata. E lo sarà anche un’ora dopo quando nel piazzale dello stadio inizieranno ad arrivare i tifosi, confusi per quanto sta accadendo: diventano sempre di più e iniziano a spazientirsi con l’avvicinarsi della mezzanotte. Scoccano le 00.00: il Palermo non ha consegnato la fideiussione e non è iscritto. Nel piazzale scoppia la rabbia dei tifosi, mentre i giornalisti provano a farsi largo nella sede del Palermo per sentire la versione di Salvatore Tuttolomondo. Ripeterà quanto detto pochi minuti prima in tv: che avrebbe provato a inviare la fideiussione per via telematica a due minuti dalla scadenza senza avere successo; che i documenti dimostrerebbero che la fideiussione c’è; che c’è stato solo un “errore tecnologico” e che il Palermo è iscritto. Lo sosterrà anche nella conferenza stampa del giorno seguente e in successivi interventi video, ma servirà a poco. Nei giorni successivi il verdetto della non iscrizione della US Città di Palermo sarà ufficiale.


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