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29 marzo 1981: tripletta di Egidio Calloni, il Palermo travolge il Milan

Molti ricordano ancora quella giornata del 29 marzo 1981. Sono passati 38 anni, ogni anno viene celebrata ma chi ama i colori rosanero non si stancherà mai di vedere quei gol. Palermo – Milan 3 a 1,  una vittoria che oltre a risultare fondamentale per i rosanero in ottica salvezza in Serie B, divenne leggendaria. Quella vittoria contro il Milan era un disegno perfetto, la piccola grande rivincita di Egidio Calloni, iniziata l’1 settembre 1980 (appena arrivato dal Perugia) con il gol decisivo nel girone di Coppa Italia e consumata in primavera con una tripletta clamorosa.

I rossoneri lo avevano scaricato alcuni anni prima, dopo 31 reti in 101 presenze ma soprattutto gli errori sotto porta che gli costarono l’appellativo beffardo di Gianni Brera di “sciagurato Egidio”. Un marchio che lo ha inseguito (e lo insegue tuttora), ma che in quella giornata di marzo alla Favorita si trasformò in un boomerang per il Milan, retrocesso d’ufficio l’anno prima per lo scandalo del Totonero (che costò il -5 anche ai rosa) e che sarebbe tornato in A a fine stagione. Il Palermo invece era reduce dall’esonero di Veneranda: quel giorno in panchina ci andò il ds Erminio Favalli.

I rosanero partirono subito all’assalto. A Calloni bastarono 5 minuti per iniziare a scrivere il suo personale romanzo: Totò Lopez si avvicinò al pallone sulla trequarti per battere la punizione, ma una volta arrivato lì si fermò. Calloni qualche metro più in là aveva già preparato la rincorsa per tirare con il mancino: Lopez si defila, Calloni calcia… e il suo pallone vola sopra la barriera insaccandosi perfettamente all’incrocio. La Favorita trattiene il fiato, poi un urlo di indescrivibile forza.


Tutto il Milan è attonito, ma è solo l’inizio: il Palermo assedia l’area, Calloni semina il panico e centra in pieno il palo a tu per tu con Piotti (ah Egidio…) battendo i pugni per terra per il clamoroso errore, ma al 22’ arriva il calcio di rigore. Fallo di mano in area. Mentre il Milan protesta con Angelelli, i rosa recuperano il pallone ed Egidio alza il braccio: basta un cenno d’intesa, il rigore lo batte Calloni. E lui incrociando con il mancino rasoterra non sbaglia.

Al 33’ i rossoneri accorciano le distanze con il rigore trasformato da Buriani; il clima si surriscalda, gente che viene portata fuori in barella, ma Calloni ha ancora un colpo in canna. Azione in contropiede al 38’ ed Egidio che tira in area di rigore: Piotti compie un mezzo miracolo in uscita deviando la palla sul palo, ma il rimpallo è sui piedi di Calloni, che ancora una volta con il mancino non sbaglia, salta un fotografo e va ad esultare sotto la Sud prima di andare ad abbracciare Favalli in panchina.

C’era ancora un tempo da giocare, ma il gol della tripletta si trasformò nel colpo del ko: nella ripresa il risultato non cambiò. Nel finale di partita, sostituzione con Conte e standing ovation per Calloni, poi al triplice fischio il trionfo. Alla Favorita tutti erano in piedi per lui, per Egidio: quel centravanti “sciagurato”…. che in fondo tanto sciagurato non era.

PALERMO – MILAN 3-1 (3-1)

PALERMO: Frison, Ammoniaci, Vailati, Bencina, Di Cicco, Iozzia, Gasperini (77′ Lamia Caputo), De Stefanis, Calloni (82′ Conte), Lopez, Montesano – All.: Favalli

MILAN: Piotti, Tassotti, Minoia (46′ Bet), W. De Vecchi, Collovati, Battistini, Buriani, Novellino I, Antonelli, Vincenzi (46′ Monzani), Cuoghi – All.: Giacomini

Marcatori: 5′ e 22′ rig. Calloni, 33′ rig. Buriani, 38′ Calloni

Arbitro: Angelelli

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11 thoughts on “29 marzo 1981: tripletta di Egidio Calloni, il Palermo travolge il Milan

  1. Che ricordi. Scendo in licenza da Taranto per vedere questa meravigliosa partita del Palermo con la tripletta dello sciagurato Egidio. Che bellezza contro quel Milan con una squadra che teneva 5 punti di penalizzazione per il calcio scommesse.

  2. C’ero anch’io avevo 15 anni e non posso dimenticare la Favorita strapiena, ho visto l’intera partita in piedi sul muretto con la faccia incastrata tra le barre della recinzione della curva nord

  3. Il cero pure con mio padre, avevo 13 anni.
    Mi ricordo che spesso con mio padre entravamo al secondo tempo gratis.
    Pochi i soldi, gli anni passano, la Fede Resta,e l a tristezza avanza.

  4. Uno dei miei piu’ bei ricordi rosanero! Quella fu la mia prima volta allo stadio, con mio padre e mio cugino, con i fogli di giornale trasformati in cappellini a forma di barca, il verde scintillante del campo in erba (il primo che vedevo), gli spalti stracolmi (penso piu’ di 40.000), un Palermo arrembante, il diavolo rossonero (di cui da bambino piu’ piccolo ero stato tifoso poi lasciato per il Palermo) un vero trionfo, l’inno al termine della partita, la bandiere rosanero fatte in casa, un calcio piu’ autentico e popolare…..ma la nostalgia e’ un sentimento che non porta lontano, meglio invece impegnarsi per un futuro diverso del calcio, che riprenda la sua natura di sport e di passione di popolo! Forza Palermo!

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