Da “commedia rosanero” a sceneggiata. Ora c’è il rischio che cominci la “tragedia”
Quando Totò vendeva la fontana di Trevi, in un memorabile film anni ‘60, era più divertente. Questa cessione del Palermo – peraltro fallita – invece non ha divertito nessuno. Una commedia “rosa” cominciata quattro mesi fa tra lo scetticismo e l’ironia generale e trasformatasi nel tempo in una sceneggiata napoletana. E che adesso rischia di diventare una “tragedia”, ovviamente sportiva. Tra un attimo vi spiegherò anche perché.
Il riassunto delle precedenti puntate ve lo risparmio: sapete già tutto. E già è partita la gara a chi dice “l’avevo detto”. Proprio qualche giorno fa questo giornale aveva anticipato a chiare lettere che il nuovo proprietario era… Zamparini, perché ormai i fatti erano chiari. Ma mi corre l’obbligo di dire che all’inizio non immaginavo che sarebbe finita così. Non lo immaginavo perché in effetti tutto quello che è successo non ha un senso e non ha giovato a nessuno, né ai protagonisti della trattativa né ai tifosi che hanno assistito a una delle pagine più mortificanti della storia del Palermo.
Quattro mesi di parole affettuose, siamo fratelli, Baccaglini è serio, Zamparini resterà consulente, c’è la società nuova, ecco l’ultimatum, l’incontro col sindaco, ora facciamo lo stadio, poi il penultimatum, adesso chiudiamo, comando io no comandi tu, l’allenatore lo scelgo io e via dicendo. E in fondo, a trattativa saltata, può anche restare il dubbio se era un copione già scritto, se Zamparini è “vittima”, se Baccaglini ha scherzato, se l’affare si farà in futuro (ci aspettiamo a breve la versione di Baccaglini). Ognuno è legittimato a pensare quello che vuole.
Resta un fatto: il Palermo è in mano a uno che voleva vendere e non ha venduto, che ha problemi di liquidità, contenziosi enormi con il fisco e che probabilmente sta giocando l’ultima scommessa sportiva, quella di tornare subito in serie A e provare a rimettere in sesto i conti. Rispetto a quattro mesi fa la situazione ambientale non è cambiata. La stragrande maggioranza dei tifosi – con buona pace del patron – non crede più a Zamparini, vuole che vada via, non crede e non vuole credere che ci siano margini di risalita. E i più pessimisti ipotizzano anche l’eventualità di un dissesto sportivo come ai tempi del Venezia. Giusto o sbagliato che sia, questo è un fatto. E non si può fare finta di niente. Di certo non passerà il messaggio che Zamparini è il salvatore della patria.
Ipotizziamo nuove manifestazioni di dissenso dei tifosi, i commenti sui social sono sotto gli occhi di tutti e sono abbastanza eloquenti, immaginiamo senza fatica anche il flop della campagna abbonamenti. E’ come partire con dieci punti di penalizzazione. Ho già manifestato scetticismo, dal punto di vista strettamente tecnico, sulle possibilità di costruire una squadra vincente partendo da simili macerie. Sempre sperando di essere smentito dai fatti.
Non ho preconcetti verso Zamparini, al quale ho sempre riconosciuto meriti storici. Ma nemmeno si può tacere dei recenti disastri. Se la retrocessione in serie B può rappresentare un incidente di percorso non si può dire lo stesso dello sfilacciamento della passione dei tifosi, un patrimonio che avrebbe dovuto essere difeso e che invece Zamparini ha sottovalutato. Adesso, chi li riannoda i fili del buon senso? Per i motivi esposti ho il timore che possa essere iniziata una tragedia sportiva, un lungo muro contro muro che non avrà nessun vincitore ma tanti sconfitti.
Ma quale risalita?? Ma quale ricostruzione ?? Ma se ha già annunciato e riconfermato tutti gli slavi che ci hanno portato in B anzi dobbiasmo riprendere pure Salla, e Kurkovic continua ad imperversare al Palermo. Ma xcome si può affidare il ruolo di titolare ad un Posavec più scarso da oratoio ??
Nessuno e spero nessuno vorrà sottoscrivere abbonamenti od acquistare biglietti per vedere sempre le stesse facce tristi come Chocev.
Che ci vada lui allo stadio. Non ha capito che non è più sanabile tale situazione ?? Mi auguro che il Sindaco lo convochi e che gli dica a chiare lettere di sparire.
Zamparini ha dato tanto al Palermo ma nello stesso tempo ha preso e tantissimo, se la società naviga in brutte acque è perchè ha sempre drenato risorse per altri fini, all’età di 76 anni è uno dei pochi padri padroni rimasti nel calcio italiano. Parecchie squadre sicuramente più blasonate del Palermo hanno venduto a gruppi stranieri di cui si conoscevano autori ed editori, mai si è vista una trattativa incentrata su un emerito sconosciuto e squattrinato come Baccaglini rappresentante di una società registrata in un paese che staziona nella zona grigia del mondo finanziario internazionale con un capitale sociale risibile quasi creata apposta per fare da schermo a tutta questa gigantesca farsa. Si può pensare che Zamparini si sia rincoglionito ma lo stesso non si può dire della pletora di legali a sua disposizione, anche loro ciechi ed abbocconi ? No, è stata tutta una farsa messa in piedi per motivazioni che probabilmente a noi sfuggono, probabilmente il volersi rifare una verginità dopo la povera figura dell’anno calcistico trascorso. Oramai c’è un solco invalicabile tra quest’uomo , i tifosi e l’intera città, credo che il Sindaco Leoluca Orlando neo eletto debba prendere la situazione in mano e consigliare a Zamparini di cogliersi le pezze ed andare via da Palermo. I tifosi, la città intera lo chiede a gran voce : Zamparini Vattene.