Dybala e la Juve: la Joya è diventato leader. Per il Palermo solo rimpianti
Vedere giocare Paulo Dybala in questo avvio di stagione fa impressione. L’ex pupillo di Zamparini e del Palermo continua ad incantare e stupire in campo con la Juventus, salvata a Genova dai suoi gol e dalla sua forza tecnica e mentale. I bianconeri, dopo la perdita di Bonucci (soprattutto per la fase di impostazione), sono un cantiere in costruzione, ma hanno già il loro leader.
PALERMO, A BRESCIA SQUADRA DECIMATA. E IL CAMPIONATO…
Il rendimento di Dybala finora è stato devastante: 3 partite ufficiali giocate, 4 gol in 2 giornate di campionato (con una tripletta) e una doppietta in Supercoppa, valsa la rimonta, rivelatasi poi inutile, contro la Lazio. Dybala è certamente sul pezzo: se lo scorso anno ha faticato in fase realizzativa, adesso l’argentino vede la porta come pochi in Europa. E questo Dybala al Barcellona (per un attimo lo hanno pensato tutti) forse non avrebbe fatto rimpiangere neppure Neymar.
Sul piano tecnico e fisico, poi, Dybala è pronto per la consacrazione: l’ex rosanero già a Palermo aveva mostrato sprazzi di talento cristallino, ma alla Juve ha messo a punto una struttura corporea idonea al calcio europeo e affinato una capacità di esecuzione al tiro già di primissimo livello, seminando il panico ad ogni punizione battuta con il suo incredibile piede mancino e rimanendo glaciale di fronte ai portieri avversari dagli undici metri (andatevi a rivedere il rigore segnato ieri a Perin per un esempio). Se poi Dybala riuscirà anche a migliorare il piede destro, per gli avversari rischia di non esserci davvero scampo.
LE PAGELLE DI GENOA – JUVENTUS
Guardarlo giocare in maglia bianconera per i tifosi del Palermo è del resto un continuo tuffo al cuore: 4 anni fa era stato tra i trascinatori del ritorno in Serie A, assieme a Vazquez e Belotti. Ora tutti e tre regalano spettacolo in Italia e in giro per l’Europa e ai rosanero non resto solo che mangiarsi le mani in preda ai rimpianti o immaginare dimensioni parallele in cui un Palermo ricco di campioni sia ancora possibile.
Col senno di poi, la scelta della Juventus di affidargli la maglia numero 10 è stata non azzeccata, di più: i tifosi speravano di vederla sulle spalle di Bernardeschi (talento purissimo del calcio italiano, va detto), ma alcuni si erano dimenticati che i bianconeri avevano già la loro Joya. E se Dembelè al Barcellona vale 150 milioni, allora Paulo Dybala rischia di valere molto ma molto di più.
LEGGI ANCHE: