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“Posavec, datti malato”. Struna condottiero “tascio”. Le pagelle ironiche di Amenta & Ferrara

pagelle ironiche di amenta e ferrara

A noi, partite come Palermo Empoli non fanno bene alla salute. Siamo arrivati alla Favorita carichi e ottimisti come due quattordicenni davanti alla porta di un bordello londinese. Dopo i primi 15 minuti eravamo in brodo di giuggiole (anche se non abbiamo idea di che diavolo siano ‘ste giuggiole). Corsa, pressing, lampi di genio di Coronado, spettacolo e triangolazioni e due gol a zero in un batter d’occhio (che sarà una controindicazione del mangiare giuggiole), come non si vedeva da tempo sotto il Monte Pellegrino. Quando già eravamo pronti a commentare il Palermo ammazza -campionato, e anche un ipercritico come il nostro amico interista Francesco pronosticava un futuro nerazzurro per il talentuoso numero 10 brasiliano, inspiegabilmente tutto è cambiato. Paura? Timore? Mentalità? Attasso? Non lo sappiamo, fatto sta che il nostro fegato ha cominciato a marcire.

I rosa sono arretrati di 20 metri lasciando troppo spazio agli avversari e il nostro portiere ci ha messo del suo, prendendo un gol che neanche alla scuola calcio di Settecannoli: scavalcato da un cross lento in area piccola e con un colpo di testa del gigante empolese Simic sul suo palo, gentilmente accompagnato in rete. Sembrava una statuina dell’Oscar in attesa di essere consegnata. Ci sono subito tornati in mente i fantasmi dell’anno scorso e soprattutto l’interrogativo che ci attanaglia da tempo: che abbiamo fatto per meritare questa “croce” di Posavec? Siamo sinceri: non sappiamo rispondere.

>LA CRONACA DI PALERMO – EMPOLI


Fatto sta che la partita si è riaperta e nel secondo tempo è arrivato il pareggio toscano, ancora una volta con la colpevole complicità del portiere e di Bellusci, due belle statuine sull’azione e sul tiro, tutt’altro che irresistibile, di Caputo, omonimo di quello che cantava “e’ un sabato qualunque, è un sabato italiano” e che già evidentemente sapeva dell’organizzazione della Lega di B. A questo punto Tedino, che già ci aveva convinto poco con la formazione iniziale, ha confermato di essere un amante di Nereo Rocco e di Forte Alamo e, con due cambi a nostro parere poco comprensibili, ha arretrato ancora di più il baricentro dei rosa (non resistiamo ad usare almeno una volta in ogni pezzo una di quelle splendide frasi che si leggono solo nei commenti calcistici e che non riusciresti mai ad inserire  in una conversazione tra persone normali, perdonateci!).

Ciononostante Gnahoré, uno dei migliori in campo, al termine di una bella percussione (bellissima questa, amuni’!) di Rispoli trovava il vantaggio con una freddezza sotto porta da attaccante vero, per la felicità dei suoi bambini in tribuna, seduti proprio dietro uno dei vostri croni-tifosi. A vittoria ormai acquisita, e dopo l’ennesimo cambio catenacciaro e incomprensibile di Tedino con l’ingresso di Morganella (un cambio da film dell’orrore e non solo per il look dello svizzero), però lo stesso ivoriano si rendeva responsabile al 93esimo di un fallo inutile che regalava il rigore del pari all’Empoli e una settimana di recriminazioni e rimpianti a noi.

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Siamo brevi: Secondo noi il Palermo è forte, con buona pace di gufi, attassini e chianciananna, e può vincere il campionato. Però bisogna giocare sempre per vincere e non per pareggiare (come direbbe il filosofo). E se poi si riaprono polemiche, esternazioni presidenziali, critiche e discussioni nello spogliatoio e in società ed il mister dura poco che faremo? Avremo ragione? Speriamo di no!

Posavec 3,5 – Più che un portiere il classico citofono. Quando deve uscire resta fermo. Quando la palla gli arriva tra i pali cerca di spostarsi. Ad un certo punto il mister dell’Empoli ha detto ai suoi di tirare sempre che qualcosa sarebbe successa. E poi se uno pensa che in panchina c’è un portiere vero si sente morire. Datti malato!

Cionek 7 – Sempre pericoloso in avanti e sempre attento in difesa. Segna un gran bel gol e riesce anche a sopportare di giocare accanto a uno “tascio” come Struna senza scomporsi. Stoico.  

Struna 6 – Ormai ha il piglio consumato dei condottieri in battaglia. Si sente un difensore vero e ancora nessuno lo ha svegliato. Continua a sognare.

Bellusci 5 – È sempre attento e ordinato ma a volte ci sembra in affanno. Spesso lo si confonde con Aleesami per il colorito della pelle ma lo distingue quella pancetta da “ravazzata” che gli sta venendo qui in Sicilia. E che gli impedisce di chiudere su Caputo sul gol del 2-2. Florido.

Rispoli 7 – In serie B è talmente fuori categoria da permettersi pure di giocare fuori ruolo. Nel primo tempo gioca da punta aggiunta. Poi si spegne come tutta la squadra e propone i suoi consueti cross sbilenchi ma gli riesce l’assist che avrebbe potuto valere la vittoria. Piedi fatati. 

Aleesami 5 – Ha la stessa verve di un operaio cinese della Apple a fine turno. Quando prova a correre hai sempre paura che un calo glicemico lo faccia accasciare a terra e quando difende si vede benissimo che cerca solo di portare attasso all’avversario affinché sbagli. Spompato

VIDEO – TEDINO E CORONADO IN ZONA MISTA

Chochev 4,5 – Alla frontiera purtroppo non l’hanno fermato ma abbiamo fatto istanza alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo perché lo blocchino per sempre. Vederlo giocare è una vera tortura. Aguzzino

Jajalo 5,5 – Il suo lo fa, anche se non capiamo quale è, e per la serie B, volendo parafrasare Winston, mai così poco ha potuto produrre così tanto. La sua mediocrità è oro per la categoria. Compitino.

Coronado 7,5 – Gioca solo un tempo ma è uno spettacolo che non si dimentica, visto lo scempio della categoria. Assist su punizione sul primo gol e tiro che sorprende il portiere dell’Empoli nel secondo. Quando ha la palla tra i piedi è una poesia. Il Neruda della Via Maqueda.

Gnahore 7,5 – Avrebbe meritato anche di più ma alla fine il rigore lo causa lui e noi non ci abbiamo dormito su. Nel suo gol c’è tecnica e fisico e ci regala l’illusione della vittoria. Gioca tutta la partita a grandi ritmi e ha fiato per 10. Ci ricorda l’amico che al calcetto restava sempre a fare almeno tre partite con gli estranei per coprire il classico bidone dell’ultimo momento. Campo pagato

Nestorosvki 5 – Saranno le trasferte internazionali, sarà il caldo o forse l’incazzatura per avere come compagno uno come Posavec, ma il bomber è l’ombra di quello che vediamo di solito. Statico e abulico come una guardia penitenziaria dopo un’amnistia. Polase.

Murawski 6 – Entra e ci mette grinta e attenzione. Applicato

Trajkovski 6 – Fa la prima punta come può e prova a tenere alta la squadra. Mette lo zampino nel contropiede del momentaneo vantaggio finale. Onesto

Morganella 4,5 – Entra per dare esperienza e compattezza e porta disgrazia e sventura. Butta un pallone poco prima dell’azione del rigore e non aiuta dal suo lato a chiudere. Iattura.

Tedino 5 – Le difficoltà di non avere i nazionali lo hanno sicuramente condizionato ma la sensazione è che abbia meno coraggio di don Abbondio. Rinuncia a un trequartista imbottendo la squadra di centrocampisti e non ci convince nei cambi. Alla fine della partita aveva più terzini e difensori che chili di troppo. Mezzo Iachini.

6 thoughts on ““Posavec, datti malato”. Struna condottiero “tascio”. Le pagelle ironiche di Amenta & Ferrara

  1. Dopo la lettura delle pagelle siete riusciti a cambiare l’incazzatura del fine partire con il sorriso. Siete fantastici. Pensiamo alla prossima sperando vada meglio.

  2. L’ironia è il sale della vita….la competenza calcistica si ha, altrimenti sarebbe meglio tacere….criticare qualcuno è troppo semplicistico se non si ha idea di cosa significa scendere in campo con la spada di Damocle sempre alta e pronta a colpire

  3. ZAMPARINI 1 – E cosi palese che vuole far plusvalenze (con Posavec, Morganella e Jajalo ), che costringe Tedino a fare cambi di mmerda. Di Palermo resta solo il nome, visto il numero di stranieri in campo, tra l’altro da in prestito gente che puo fare seriamente bene e non fa giocare i Palermitani D.O.C. chiedendogli di fare un video per raccattare tifosi allo stadio. Ritente sarai piu fortunato .

  4. Bravi!!! Spero che Tedino legga i le vostre pagelle e faccia sparire dalla rosa del Palermo quelle due calamità naturali di POSAVEC e CHOCHEV. Tedino, tira fuori le palle e toglili di squadra!! PER SEMPRE!!! Non avere paura del Friulano……

  5. Purtroppo fino a quando ci saranno chochev jajalo struna trajkosky e aggiungo nestorosky si anche lui per me sono delle pippe mondiali che il friulano ha preso X due sacchi di patate e spera di rivendere come oro posavec lo manderei in C e tra due anni ne riparliamo

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