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Panza e presenza, ravazzate e mandrakate. Le pagelle ironiche di Amenta & Ferrara

Noi, quando abbiamo saputo di questa trasferta a Frosinone, ci siamo immaginati seduti con Tedino a decidere come fare la squadra, intorno a una bella tavola imbandita con l’abbacchio e il vino dei castelli, un po’ come Mandrake, Felice e Er Pomata insieme all’avv. De Marchis a studiare la più bella mandrakata del secolo. Tedino non s’è più presentato perché pare che, a dispetto dell’apparenza, sia un noto vegano oppure ha avuto paura di rimanere a digiuno visti gli altri commensali. Per consolarci abbiamo finito il vino già prima dell’inizio e ci siamo presentati belli carichi al fischio d’inizio.

Il Palermo si è presentato a Frosinone, ad affrontare la squadra più forte della serie B (almeno così ci dicono i giornalisti veri), con una bella difesa a tre ma senza il suo portiere titolare Posavec. Noi chiaramente ci dissociamo da qualunque coro di giubilo di fronte alle disgrazie del portiere croato ma gli consigliamo un sereno e adeguato periodo di riposo perché si sa che le ricadute sono peggiori degli infortuni. A centrocampo ci sono i due idraulici polacchi pronti a fare pentole e coperchi e in avanti accanto a Nestorosvki gioca Embalo con Coronado che ha il compito di fare qualsiasi cosa gli venga in mente, basta che faccia fare gol.

FROSINONE – PALERMO: LE PAGELLE


Il primo tempo scorre lento come un film francese con sottotitoli in cecoslovacco e al nuovo stadio di Frosinone avevano già pensato a una variante con letti e poltrone per il secondo tempo. Nestorosvki dorme anche lui e si divora un gol già fatto. Forse era convinto di essere in fuorigioco oppure era rimasto sull’aereo che lo ha riportato a casa dopo le trasferte internazionali. In ogni caso noi temiamo sempre che la profezia di Caressa (è una pippa, ndr) sia vera e quindi ci lasciamo andare a insulti e improperi ben oltre la soglia della continenza, al limite della rilevanza penale. Nel secondo tempo il Frosinone si riversa in avanti ma riesce a impensierire Pomini solo su qualche tiro cross casuale e ci mette ansia solo perché noi siamo ormai mezzo cardiopatici.

Esce il polacco con il nome peggiore per Jajalo e, al posto di un Embalo più preoccupato di fare chilometri che di gestire un solo pallone, entra addirittura La Gumina. La mossa azzardata ci getta quasi in confusione! Troppi rischi per Tedino! Che abbia bevuto anche lui troppo vino dei castelli? Il Palermo però alza il baricentro e il Frosinone si spegne. Nel finale il Palermo segna, noi esultiamo e ci abbracciamo, ma l’arbitro annulla: forse la palla è uscita al momento della battuta del corner. Pensare che avremmo segnato comunque anche senza questa traiettoria ci fa pensare di nuovo al vino e quindi, vista l’ora, passiamo al gin & tonic, riflettendo sulla inutilità sociale dei guardialinee.

GOL ANNULLATO A RISPOLI: ECCO PERCHÉ

Il Palermo porta via l’ennesimo punto in trasferta, rimane imbattuto giocando contro una delle squadre più forti del campionato e non rischiando mai. Soprattutto dimostra una compattezza ed un carattere francamente inimmaginabile solo poche settimane fa. Non sappiamo se questa squadra avrà mai un gioco, darà spettacolo e farà gol a grappoli o continuerà a farci addormentare. Vi diciamo la verità. Non ce ne frega più di tanto. L’importante per noi è svegliarci alla fine del campionato in serie A! Tutto il resto è noia. Forza Palermo!

Pomini 7 – Vederlo tra i pali abbatte almeno della metà il nostro stress partita. Almeno due buone parate e una costante attenzione dimostrano che abbiamo ragione noi a ritenere che l’infortunio di Posavec, sebbene ci dispiaccia molto dal punto di vista umano, sia stata una fortuna da quello sportivo. Inamovibile.

Cionek 6,5 – I tanto temuti attaccanti del Frosinone non si sono visti proprio e il merito è anche del roccioso polacco – brasiliano che le dà e le prende senza scomporsi, proprio come buttare già l’ennesima vodka al termine di una week-end allegro. Na zdrowie.

Struna 6,5 – Rimane tascio ma oggettivamente anche lui non soffre mai l’attacco laziale. Si permette pure qualche buona uscita palla al piede per dimostrarci che nel calcio tutto può accadere. Baluardo.

Bellusci 6 – Trenta minuti a buon ritmo, poi si fa male proprio quando ci sembrava ritornato in condizioni più accettabili e stava smaltendo le ravazzate. Peccato.

TEDINO: “SIAMO STATI POCO CONCRETI. IL GOL ANNULLATO…”

(dal 32’ Szminisky 6,5) – Anche il giovane polacco, chiamato in campo per l’infortunio a Bellusci, si fa trovare pronto dimostrando che in questo Palermo veramente tutti possono giocare titolari. La linea difensiva dell’est si completa vicendevolmente e di fatto il Palermo rischia poco o nulla. Roccia.

Rispoli 6,5 – Molto meglio rispetto alle ultime prestazioni, sia sulla spinta che in copertura. Quando parte non lo tiene nessuno ed a volte anche lui ha bisogno del cartello Stop, modello Forrest Gump. Se poi aggiungiamo che aveva pure segnato il gol vittoria e glielo hanno inspiegabilmente annullato, rendetevi conto quanto siamo incazzati noi e quanto deve esserlo lui. Rinato.

Murawski 6,5 – Si avvia a diventare uno dei titolari inamovibili del centrocampo rosa. I frusinati lo inseguono per tutto il campo armati di randello più che di piedi ma lui non si fa intimorire e risulta uno dei migliori in campo, anche perché ci piace che restituisca senza paura qualche colpo proibito degli avversari. Indomito.

Dawidowicz 6 – Questa volta ci è sembrato un po’ spaesato nel centrocampo rosa e ne viene fuori una prestazione un po’ anonima ma non insufficiente, anche perché si impegna come gli studenti che aspirano al 6 “giusto giusto” pur non avendo grandi mezzi e questo lo apprezziamo. Promosso.

(dal 55′ Jajalo 6) – Entra per fare quello che sa fare. Metterla pure lui un po’ sul fisico come fanno i canarini e se c’è bisogno distribuire qualche calcione sulla mediana. Onesto.

Morganella 6,5 – Lo sapete che non stravediamo per lui, però ha giocato bene e dobbiamo dargliene atto. Probabilmente perché ha pensato più a difendere che ad attaccare oppure finalmente qualcuno gli ha raccontato il famoso aneddoto di Mazzone su Amedeo Carbone. Coperto.

Coronado 6,5 – Da lui ci aspettiamo sempre qualcosa di più e così, quando non è decisivo, ci rimaniamo male. È nettamente il giocatore più talentuoso di tutti quelli in campo e per questo lo picchiano dal primo minuto. Merita maggiore protezione come un panda in via di estinzione. WWF.

Embalo 5,5 – Per correre corre, per dribblare dribbla e per impegnarsi si impegna. Però poi non riusciamo a ricordarci una cosa buona in 75 minuti in campo. Rimandato.

(dal 74′ Lagumina s.v.) – Niente di rilevante sul tabellino. Panza e presenza.

Nestorovski 5 – Si divora un gol incredibile, con il rischio di causare una bestemmia in diretta Tv di uno dei cronisti-tifosi, che neanche ai tempi di Sanremo con conduzione Pippo Baudo, mentre l’altro si accasciava privo di sensi sul divano di casa sua. Negativo.

Tedino 6,5 – Abbiamo capito che non vuole perdere neanche quando gioca al solitario sull’iPhone e il gioco del Palermo ne è la più chiara espressione. Però stiamo cominciando a convincerci che forse ha ragione lui perché una squadra così sicura e rocciosa, composta per metà da una banda di ragazzini provenienti dai campionati minori di mezza Europa e per l’altra dai fantasmi rosanero della scorsa stagione, non ce l’aspettavamo proprio e siamo ottimisti sul fatto che ora che è tornato a pieno organico cercherà anche di giocare per vincere. Work in progress.

4 thoughts on “Panza e presenza, ravazzate e mandrakate. Le pagelle ironiche di Amenta & Ferrara

  1. Godere, a che solo sportivamente, dell’infortunio di un giocatore della propria squadra è vergognoso. Ancora peggio se a favore di un altro giocatore che già da tempo non ha un futuro. Pomini ha parato 7 anni in 16 di carriera. Non servono altre parole.

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