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Da “raccomandato” a protagonista indiscusso: la rinascita di Chochev

“Raccomandato, perché sempre titolare? Gioca soltanto per volere di Zamparini…”. Chochev è senza dubbio uno dei giocatori più discussi e bersagliati dalla tifoseria rosanero negli ultimi anni. La mediocrità di rendimento che ha caratterizzato le prime tre stagioni del bulgaro in maglia rosanero non è di certo passata inosservata agli occhi dei tifosi che, sin dal suo arrivo, non gli hanno risparmiato pesanti critiche per via della sua apparente indolenza in campo, che faceva quasi pensare ad un “disinteressamento” per i colori della maglia.

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Quest’estate il “turning point” della sua esperienza in rosanero e probabilmente della carriera. Gli sviluppi del calciomercato lo portano ad un passo dal ritorno in Serie A, dopo la retrocessione col Palermo: l’offerta economica della Spal è più che allettante ed il rapporto con la piazza ha raggiunto livelli quasi intollerabili: quale migliore occasione per cambiare aria? Ma quando la trattativa sembrava ormai avviata verso la conclusione, ecco il diktat di Tedino: Chochev non si tocca. Sin dai primi giorni di ritiro, infatti, il tecnico rosanero aveva intravisto nel centrocampista bulgaro doti non comuni, come confermato puntualmente in ogni intervista pre-campionato: “Non potrei mai fare a meno di lui, anche quando non è al meglio”. Promessa mantenuta…


11 presenze in campionato, di cui 9 da titolare e 2 assenze “forzate” a causa della convocazione con la nazionale bulgara fanno di Chochev un titolare praticamente inamovibile di questa squadra, indifferentemente dalla veste tattica che preveda centrocampo a 2 o a 3. Ed è per questo motivo che il Palermo si è battuto con convinzione affinché venisse revocata la sua convocazione in Nazionale per questa finestra internazionale, in modo da renderlo disponibile per la delicata trasferta di domenica a Cremona contro una squadra che non perde da otto turni.

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Con la fiducia ritrovata nei suoi confronti, ecco anche le prestazioni: il centrocampista classe ’93 è uno dei più positivi in questo avvio di stagione, giocatore totale, abile ad inserirsi senza palla e a dare man forte in mezzo al campo: 1 gol in campionato (venerdì a Pescara), 2 assist vincenti nei confronti di Nestorovski e tante giocate intelligenti al servizio della squadra. In poco tempo Chochev è passato dunque da “raccomandato”, come lo ha giudicato spesso una parte della tifoseria a pedina importante di una formazione sempre più convinta di poter conquistare la promozione in serie A. Ivaylo Chochev c’è riuscito in appena 13 giornate, sovvertendo il giudizio della piazza.

6 thoughts on “Da “raccomandato” a protagonista indiscusso: la rinascita di Chochev

  1. Beh! Su 13 partite ni scattiò 2 con due assist e un gol ed è diventato il fratello bravo di Zidane? Il giornalista se lo ricorda di Jajalo, l’anno scorso, quando segnò su punizione alla Fiorentina? Ma per cortesia…

    1. Nessuno ha detto che è il fratello bravo di Zidane, e nemmeno che è il fratello scarso di Messi. Però è innegabile che è un giocatore ricostruito rispetto allo scempio dell’anno scorso ed è pur sempre un Nazionale sebbene di un Paese non all’avanguardia. Non sono mai stato un suo grande estimatore ma non bisogna dimenticare che siamo in serie B e non mi sembra di avere visto grandi talenti in questo campionato mediocre (gm)

  2. O siamo talmente abituati all’orrore al nulla a giocatori modesti per non dire scarsi che sarebbe il termine corretto che bastano 2 partite mediocri o appena sufficienti a far meritarsi un articolo del genere ….ecco perche azzamparini ha fatto di noi tutto quello che ha voluto!siamo modesti e assuefatti un popolo senza ambizione

    1. Come ho già detto in risposta a El Mud bisogna valutare un giocatore in rapporto alla categoria. Libero di non amare Chochev (nemmeno io impazzisco) ma bisogna riconoscere quando le cose vanno meglio, cosi come sono fioccati i 4 in pagella in altre occasioni. Temo però che ancora molti tifosi non si siano sintonizzati sulla serie B e sulla modestia dei valori medi. E ricordo (a me stesso e a tanti altri) che questa città è impazzita per La Grotteria o per Lunerti, per Cangini o Erbini, ottimi giocatori ma di categoria (allora la serie C). In altri tempi la serie B stava bene a tutti perchè spesso si stava in serie C. Adesso, dopo 15 anni prevalentemente in serie A e con giocatori spesso talentuosi, storciamo il muso di fronte a una squadra che pur con tutti i suoi limiti è pur sempre una delle tre più forti della categoria. La verità è che il tifo è sentimento, e in questo momento non c’è grande sentimento per il Palermo a causa di Zamparini. Stadionews, che segue le vicende rosanero ogni giorno e con il massimo dell’obiettività, ha il diritto/dovere di raccontare le cose per come sono. Quando e se Chochev tornerà ai livelli precedenti non lesineremo critiche, come del resto abbiamo fatto anche con Nestorovski prima che tornasse a segnare con una certa frequenza. E’ lo stesso discorso che vale per Posavec: abbiamo detto e sappiamo tutti che ha dei limiti strutturali ma questo non significa che non possa meritarsi bei voti quando gioca bene. (gm)

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