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“Ghito”, il mito rosanero che ha attraversato generazioni di tifosi

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(g.m.) Il giornalista Gaetano Perricone, che ha seguito per tanti anni il Palermo calcio per la prestigiosa testata “L’Ora”, celebra la figura di Ghito Vernazza, un mito del calcio rosanero che ha travalicato tante generazioni di tifosi. Il suo commento – che pubblichiamo con enorme piacere – rispecchia lo stato d’animo di chi come me, non più giovane ma nemmeno ancora tanto anziano, ha vissuto da vicino 40 anni di storia rosanero.

“Onore al mitico Ghito e alle sue “cannonate”... La notizia è di quelle che non possono passare inosservate per un vero tifoso del Palermo: è morto all’età di 89 anni Santiago “Ghito” Vernazza, ex calciatore argentino, leggenda del calcio rosanero con 115 presenze e 51 gol tra il 1957 al 1960.

“Mi dispiace assai, anche se stavolta mi sento un pò più giovane. Non ho mai visto giocare dal vivo Vernazza. Avevo quattro anni quando lui lasciò il Palermo e io debuttai allo stadio della Favorita con mio papà, un paio di anni dopo. Ma le gesta sportive di “Ghito” Vernazza hanno popolato per tanto tempo la mia fantasia di giovanissimo tifoso. Mio padre e mio zio mi riempirono a lungo la testa di storie e il cuore di emozioni, raccontandomi dei tiri potentissimi e dei grandi gol di questo formidabile “bomber”, come si dice oggi, argentino dal soprannome breve e fascinoso. Nel mio immaginario di piccolo fan rosanero pieno di entusiasmo, Vernazza è stato per sempre il centravanti del Palermo dalle irresistibili “cannonate”.  


“Lo è rimasto fino ad oggi, fino alla triste notizia della sua scomparsa. Resistendo alla grande, nella mia memoria e nel mio cuore, alle gesta ben più fresche ai miei occhi di Tanino Troja, dello sciagurato Egidio Calloni, di Gianni De Rosa, di Luca Toni, di Edison Cavani, di Fabrizio Miccoli, di Paulo Dybala.  

“Vernazza era Vernazza e basta. Cioè intramontabile mito rosanero. Anche per chi, come me, non lo ha mai visto giocare, ma ha sognato le sue grandi cannonate e i suoi fantastici gol attraverso i racconti di papà e zio. Onore a Ghito e lunghissima vita al suo meraviglioso mito. Che riposi in pace, con tutto il nostro affetto”.

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