“Arbitro cor…biiiip”. Le pagelle ironiche di Amenta e Ferrara (sull’orlo di una crisi di nervi)
Ci siamo buttati sul divano con la pancia più gonfia di un palloncino da “alcool test” dopo un soffio a fine Pasquetta e abbiamo subito scoperto che La Gumina è stato sostituito da Nestorosvki. Immaginiamo le grida di dolore degli amici intenditori di calcio e sostenitori di Ninuzzo e per consolarci ci apriamo le ultime due “delirium tremens” rimaste dai baccanali del pranzo. Non sapendo che, alla fine, il delirium ci colpirà davvero dopo una serata infernale che ci rovina Pasqua, Pasquetta, 25 aprile e Primo Maggio. Poi vediamo che a fare l’esterno a sinistra è tornato Aleesami che fino a due settimane fa era in tribuna con noi, avvoltolato in una “sciallina “ e rimaniamo ancora più perplessi. A centrocampo c’è la solita diga con Jajalo, Gnahorè, Murawski e Coronado a supporto del bomber macedone.
A Parma è piena solo una curva e il campo sembra coltivato a patate; così ci torna in mente la salsiccia e ci accasciamo satolli in attesa dell’inizio della partita. Il Parma sembra più convinto e il Palermo non azzecca un fuorigioco neanche sotto tortura così ci spaventiamo un po’ almeno in un paio di occasioni nei primi quindici minuti. Il Palermo fatica ad arrivare in porta e si affida troppo ai dribbling di Coronado e a qualche sporadico e sbilenco cross di Rispoli. Al 23′ Lucarelli abbatte in area Nestorosvki ma l’arbitro fa finta che si siano solo scambiati gli auguri di Pasqua. Quelli bravi dicono che è “mestiere” mentre per i vostri croni-tifosi è un esempio di una carriera sempre al limite del codice penale come quella di Lucarelli che, da sempre, collochiamo tra i dieci giocatori più insopportabili di tutto il calcio italiano dalla serie A alla Prima Categoria.
Purtroppo è solo un anticipo di quello che la terna arbitrale e, soprattutto, il direttore di gara combinerà di lì a poco, a conferma della migliore analisi calcistica di sempre fatta dal nostro guru Oronzo Canà secondo cui la palla è rotonda, undici siamo noi e undici sono loro e l’arbitro è c….biiiippppp! La partita è viva e sembra sempre sul punto di sbloccarsi perché le squadre giocano più larghe dei nostri pantaloni a fine “arrustuta”. Al 31′ arriva il gol di Calaiò su un episodio che ci perseguiterà per le prossime 24 ore. Al momento del tocco su punizione c’è un fuorigioco netto di Lucarelli, a prescindere dal successivo tocco di Jajalo (che pare sia pure di Munari). Una vergogna che l’arbitro non fischi, nonostante lo sbandieramento del guardalinee e i due giocatori che pascolano allegramente davanti a Pomini. Soprattutto, ancora più scandaloso che a Sky ci siano cronisti che si innalzano a fini giuristi e si credono fenomeni nell’interpretare le regole, e non capiscono neanche che sport stanno commentando.
Il Palermo perde la testa e al 37′ Rajkovic entra su un avversario che si butta a terra come morto dopo essere stato solo sfiorato. L’arbitro dà un rigore che per noi è regalato sopratutto alla luce di quello che ci ha negato all’inizio e finiamo sotto di due gol, digerendo di botto – per il travaso di bile – tutto quello che abbiamo ingurgitato senza ritegno in due giorni. Al 43′ Nestorosvki si mangia un gol fatto facendosi murare sulla linea di porta e dando ragione ai tanti sostenitori di Ninuzzo e capiamo che non è giornata. Nell’intervallo rischiamo l’infarto a ogni replay perché non capiamo come sia possibile stare sotto di due gol in questo modo.
Entra La Gumina ma non fa in tempo a capire qual è la porta dove bisogna segnare, perché dopo 1 minuto arriva anche il terzo gol. Il Palermo sbaglia l’ennesimo fuorigioco e Calaiò si fa servire solo davanti al portiere, portandosi a casa il pallone e l’odio eterno dei suoi concittadini. Che peraltro anche prima non è che lo amassero particolarmente. Notte fonda al Tardini. Al 7′, su un lancio straordinario di Jajalo, Nestorosvki non può sbagliare e il Palermo accorcia. Comincia un vero e proprio assedio, con Jajalo condottiero indomito e il Parma non riesce più ad uscire dalla propria metà campo. La Gumina prima e Jajalo poi possono raddoppiare ma il gol non arriva. Piano piano il Palermo si spegne e subentra la stanchezza e alla resurrezione rosanero non ci crede più nessuno anche perché la Pasqua è passata da troppo poco. Poi Rajkovic segna un gol da vero bomber in pieno recupero e ci regala gli ultimi due minuti di emozione alla rincorsa di un miracolo che però non arriva.
Il Parma, che per noi resta quello che ha vinto trofei sulla pelle dei risparmiatori con gli imbrogli di Tanzi e non merita alcun posto d’onore nel calcio italiano, vince grazie agli aiuti arbitrali che affossano un Palermo di certo non brillante nè convincente ma che comunque ha tentato fino alla fine di pareggiare. Ci attacchiamo come delle cozze alla reazione finale e al carattere dei giocatori (a cui diamo 10 in pagella perché sono riusciti a non uccidere l’arbitro continuando a giocare come se nulla fosse: pensiamo che al posto loro saremmo stati portati fuori a forza da un battaglione di Celerini redivivi) per giocarci le ultime nove partite. Il secondo posto in fondo resta a un solo punto e un c….biiiipp come quello di ieri non dovremmo incontrarlo più. Almeno speriamo. Noi ci crediamo fino alla fine. Forza Palermo!
PARMA – PALERMO, GLI HIGHLIGHTS
Pomini 10 – Se ne torna a casa con tre gol sul groppone su cui non può fare nulla, anche perché capisce subito che l’arbitro consente a chiunque di stare a pascolare nella sua area senza fischiare il fuorigioco o di tirare dagli undici metri senza alcuna valida giustificazione. Incolpevole.
Struna 10 – Non è al meglio e si vede e secondo noi gioca meglio sulla fascia che da centrale: vale come attenuante che se ai tuoi avversari regalano due gol è anche complicato giocarsela senza perdere la testa. Vittima.
(dal 34’ s.t. Dawidowicz s.v.)
Rajkovic 10 – Se la cava molto meglio da centrale che sulla fascia ed ancora di più al centro della difesa avversaria dove si inventa un gol, purtroppo inutile, da centravanti stagionato. Centroboa.
Szyminski 10 – Soffre gli inserimenti dal suo lato, si propone poco e niente, sbaglia interventi e movimenti anche elementari, rivelandosi il peggiore dei tre difensori. Infilzato.
Murawski 10 – Gli viene fischiato fallo per ogni tackle ed alla fine gli abbutta. Non possiamo dargli torto. Tartassato.
(dal 1’ s.t. La Gumina 10) – Si batte e sbatte su ogni palla ma anche quando lo abbattono non gli fischiano un fallo a favore neanche per sbaglio. Vagante
Gnahoré 10 – Recupera, riparte, smista, pressa senza fermarsi mai.purtroppo non è fortunato in alcune iniziative che avrebbero meritato ben altra sorte. Tremmotori.
(dal 30’ s.t. Rolando s.v.)
Nestorovski 10 – Subisce un rigore solare su cui l’arbitro se ne fotte. Si divora un gol a porta vuota che avrebbe dato un senso ben diverso al secondo tempo e ci fa scassare la tv a testate. Con un gran colpo di testa ci illude di una remuntada ai limiti dell’impossibile. Gioia e disperazione.
Tedino 10 – Abbiamo più di una perplessità sulla formazione iniziale, con Rajkovic come centrale di sinistra, Aleesami in campo nonostante una condizione fisica discutibile e La Gumina in panca dopo tre gol di fila in tre partite. Tuttavia la partita è talmente condizionata dalle decisioni arbitrali che non ci sentiamo di crocifiggerlo più di tanto, tanto più che Pasqua ormai è passata. Discutibile.
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In occasione del primo gol la palla la tocca Munari ma anche se l’avesse toccata Jailo non essendo un passaggio indietro ma una deviazione il fuorigioco resta o sbaglio?
Pagelle e commento perfetti! Condivido pienamente la considerazione su Lucarelli e sul Parma dei trofei! Come pure la sottolineatura, che si legge tra le righe, di un arbitraggio a senso unico per l’intera partita e non solo nei tre episodi incriminati.