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Pomini: “Troppo sicuri di noi stessi ma la Serie A è ancora lì”

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Intervenuto in conferenza stampa, il portiere del Palermo, Alberto Pomini, si concentra sull’ultima sfida di campionato contro la Salernitana: “Dobbiamo prepararci a giocare e vincere venerdì. Poi dopo vedremo quello che succederà. Dobbiamo darci delle risposte, tra 4 giorni si torna in campo. Il resto è tutto contorno che non deve interessarci”. L’obiettivo promozione diretta sembra svanire: “È normale farsi un piccolo esame, forse l’errore più grande è stato esser troppo sicuri di noi stessi. Nel momento di difficoltà, che in 40 partite ci sta, probabilmente non siamo stati abbastanza forti. Ma è inutile pensarci, pensiamo a vincere venerdì”.

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Secondo il portiere rosanero, contro il Cesena si è visto un buon Palermo: “Tante volte il risultato condiziona il giudizio sulla prestazione o sullo stato di salute con la squadra. Ma col Cesena è stata la miglior partita da quando è arrivato mister Stellone. Nessun verdetto è ancora scritto, abbiamo la voglia di vincere venerdì ed eventualmente da sabato penseremo ai play-off. Lo spogliatoio ci crede, abbiamo tutti voglia di giocarcela fino alla fine”.


Il Palermo sembra perdere le energie sui finali di gara, ma Pomini smentisce: “Il calcio è bello perché dà sempre la possibilità di dimostrare il contrario. Per 6-7 partite abbiamo avuto l’assenza di tanti calciatori per le Nazionali ed anche questo non va dimenticato. Sono dispiaciuto per il risultato di sabato ma la squadra di energie ne ha ancora tantissime. Non c’è tempo per recriminare, dobbiamo restare compatti ed avere entusiasmo vedendo le cose con positività”.

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Il numero 22 rosanero cerca di consolare Coronado, dopo l’errore dal dischetto dello scorso match: “Coronado è un ragazzo intelligente, sa che la considerazione che tutti noi e tutta la città ha di lui non passa dal rigore di sabato. Confidiamo nelle sue qualità, ha fatto 9 gol e sarà importante perché avrà ancora tanto da dire”. Infine: “I play-off sono gare cariche di adrenalina perché è come se fossero delle finali. Serviranno eventualmente voglia ed entusiasmo per dimostrare che la Serie A è ancora lì“.

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4 thoughts on “Pomini: “Troppo sicuri di noi stessi ma la Serie A è ancora lì”

  1. Esattamente: troppo convinti di essere superiori agli altri, di poter vincere facilmente contro tutti, anche giocando al piccolo trotto con passaggi e passaggetti orizzontali, per la presunta (presuntuosa) superiorità tecnica dei singoli. Una squadra che si è perfettamente specchiata nella boria del suo patron, nella sua tronfia presunzione di vincere il campionato a mani basse, rinunciando piuttosto (ancora una volta..) a fare gli investimenti dovuti e necessari per ambire seriamente ai primi due posti…

  2. Un piccolo suggerimento gratuito al Mister: dare più’ spazio ai Palermitani in squadra perché sicuramente ci metteranno più’ cuore e più’ grinta.
    Per favore togliere Aleesami, é un bravissimo ragazzo ma sembra in confusione non riesce neanche a battere le rimesse laterali. Non rinunciare alla spinta di Rispoli, Rolando é in gran forma e può’ benissimo giocare a sinistra, i due sulla stessa fascia si pestano i piedi. Capiamo che il tempo é stretto e non é facile preparare le partite con tanti infortuni, il modulo poco importa adesso servono grandi motivazioni, sopratutto nervi saldi e forti fino al 98°minuto. Non é il momento di fare processi, non ancora. Quest’anno i rimpianti sono veramente troppi. Adesso bisogna solo sostenere i ragazzi nel migliore dei modi, non certo fischiando allo stadio. Chi viene per fischiare é pregato di stare a casa. Forza Palermo Sempre

  3. ripetere troppe volte la stessa cosa quasi sempre vuol dire il contrario. questi ripetono tutti di crederci, vogliono convincere noi o loro stessi? o forse entrambi? secondo me sono depressi (calcisticamente parlando poichè essere depressi giocando e guadagnando…).

  4. Ma quale superiorità parma,bari,frosinone hanno rose molto migliori delle nostra, poi è sotto gli occhi di tutti la condizione scadente della squadra

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