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Buffon, addio alla Juve e all’Italia ma (forse) non al calcio

Gianluigi Buffon da l’addio alla Juventus. Il portiere della nazionale, ha annunciato che sabato sarà l’ultima gara con la maglia bianconera. Buffon, tuttavia, non ha detto addio al calcio (almeno per ora), rimandando tutto alla prossima settimana. Il portiere della Juve ha anche annunciato che non sarà presente il 4 giugno per l’ultima con la maglia della nazionale.

ORE 11.32 – Il presidente Agnelli : “Trovare le parole è difficile, preferisco iniziare dai numeri: 639 partite, una partita su due senza subire gol. 80 volte capitano della nazionale. Record di porta imbattuta. Ha vinto tantissimi titoli, come la Coppa del Mondo. 26 trofei in 22 anni di carriera. Altruista, timido, coraggioso, leale, sincero, amico e capitano. Con noi è sceso all’inferno ed è tornato in paradiso. Gli saremo sempre grati. Voleva andare al mondiale, invece purtroppo c’è stata Italia-Svezia, poi l’infortunio che gli ha negato il record di presenze in Serie A. Un anno logorante. Per non parlare del rigore di Madrid. Ma anche quest’anno ci ha aiutato a portare a casa il settimo scudetto consecutivo. Szczesny difenderà la nostra porta l’anno prossimo. Gigi ha proposte sia da dirigente che per continuare a giocare, ha il nostro pieno supporto per qualunque decisione prenderà. Dico solo “Grazie”, goditi lo Stadium sabato, fino alla fine”.

ORE 11.35 – “Ringrazio il presidente – dice commosso Buffon -, in questi anni abbiamo sviluppato un rapporto unico, di vicinanza e condivisione e soprattutto amicizia. I fattori che hanno fatto si che accadesse, sono l’onestà, la lealtà e la lotta feroce all’ipocrisia. Chiellini prenderà la fascia di capitano e per me è un grande onore. Oggi è una giornata particolare per me, ricca di emozioni, ci arrivo con tanta serenità e appagamento. Questi sentimenti sono figli di un percorso straordinario, che ho condiviso con tante persone che ho voluto bene. Sabato sarà la mia ultima partita con la Juventus e credo sia il modo migliore per finire questa avventura. Chiudo con la vittoria di campionato e Coppa Italia. La mia paura era di arrivare alla fine della mia avventura da “sopportato” o da giocatore che aveva fuso il motore. Non è così e ne sono orgoglioso. Voglio concludere ringraziando la Juve che nel 2001 ha preso un talento straordinario, ma se questo talento è diventato campione è grazie alla società che mi ha fatto fare un ulteriore step”.


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ORE 11:42 “Cosa farò? Sabato giocherò ed è l’unica cosa certa. Fino a quindici giorni fa era risaputo che avrei smesso di giocare, adesso sono arrivate delle proposte e delle sfide stimolanti sia in campo che fuori dal campo e la più importante me l’ha fatta pervenire proprio Agnelli. Tra una settimana prenderò una decisione certa”.

ORE 11:45 – “Quest’anno è stata un’annata snervante. Soprattutto per il Mondiale perso. Una stagione con dei bassi e dei picchi incredibili, dunque la razionalità talvolta è venuta meno. Qualche perplessità per lo scudetto c’era, soprattutto dopo Juve-Napoli. Dovevamo capire se saremmo riusciti a ricompattarci”.

ORE 11:47“La prossima settimana sarà quella delle decisione definitive. Qualsiasi cosa dovesse capitare sarò sereno e felice. L’importante era non intaccare la mia vita con la Juve e deludere le aspettative di tutti quelli che hanno creduto in me. Se potevo continuare? Sono fermamente convinto che la Juve debba programmare il futuro, è giusto così. La Juve non scordiamoci che ha un portiere con un valore eccelso e 13 anni di meno. La Juve più grande di sempre? Non saprei, mancherei di rispetto a qualcuno”.

ORE 11:49“In Italia non giocherò sicuramente, né al Parma né da altre parti. Nel momento nel quale tutti, giustamente, pensavano che io fossi finito, sono riuscito a dare la svolta. Ho trovato dentro di me la forza per rendere unica la mia carriera. C’è stato da soffrire, da sudare, nonostante avessi già vinto tanto. Adesso a distanza di 8 anni siamo qua con tantissimi trofei, era impensabile ma ci siamo riusciti. Mi nutro di sogni ed ambizioni, è l’essenza della vita”.

ORE 11: 52 – “Il mio sentimento è di gratificazione, alla società ed ai compagni. Per il futuro, sarò incosciente, ma non ho paura. Vivo di questo, vivo per levarmi dalle zone di comfort e per andare a misurarmi con sfide difficili e che non conosco”.

ORE 11:55Agnelli: “Abbiamo parlato di un ruolo dirigenziale, che passa da un progetto di formazione. Vale per tutti, l’inizio è stato prospettare un anno di seria formazione per avere la competenza di gestione di un club. Da lì capiremo la direzione più giusta. Vale per Gigi come per tutti”.

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ORE 11:56“La Nazionale? Se Buffon era una problema 3 mesi fa, figuriamoci 3 mesi dopo. Penso che la Nazionale abbia già dei grandi giovani portieri che devono fare esperienza”.

ORE 11:58 – “Di cosa ho bisogno per continuare da un’altra parte? Le sensazioni, gli stimoli. Non necessariamente la Champions. Il mio stato di forma fisica inciderà. Sono tante valutazioni che dovrò fare. Sono un animale da competizione e sinceramente in contesti minori non mi sentirei a mio agio”.

ORE 12:05 – “Sull’episodio di Madrid mi è dispiaciuto avere offeso l’arbitro, perché è un essere umano che fa un lavoro difficile. Se l’avessi visto dopo due giorni gli avrei chiesto scusa, ma confermando il mio pensiero. Era una partita importantissima. Non porto rancore e sono sereno”.

ORE 12:06 – “La Juve programma il futuro e sarà come il presente ed il passato, vincente. Se un giorno dovessi essere considerato un elemento utile, è chiaro che per me sarà una priorità. Non dovrà essere un’imposizione o un diritto, perché la Juve con me è pari. Non mi deve niente”

ORE 12:09“La Premier? Ho ricevuto qualche proposta interessante, la prossima settimana a bocce ferme, con tranquillità deciderò. Sicuramente se continuerò, sarà solo per grandi traguardi. L’eredità più grande che ho lasciato a Szszcesny? Lui è molto intelligente, è rimasto incuriosito da come si vive lo spogliatoio di una squadra come la Juve”.

ORE 12:11 – “Sabato vorrò viverla tranquillamente, non chiedo niente di più di ciò che mi è già stato dato. Sentirmi uno da Juve, stima e affetto. Non sono uno da celebrazioni, da bambino non volevo neanche festeggiare il compleanno”.

ORE 12:12 – “Un anno da vice alla Juve? Abbiamo già un portiere che vale quanto valgo io ed ha 27 anni. Mi sentirei a disagio. La fine è stata bellissima e condivisa, mi sento già molto fortunato. La Juve ha avuto tanti grandi portieri. Se pensassi solo per un attimo che la Juve chiuda un ciclo senza di me, non avrei capito niente. La Juve ha una grande certezza, la famiglia Agnelli”.

ORE 12: 17 – “Con Giorgio (Chiellini, n.d.r.) abbiamo vissuto in simbiosi per tanti anni. Abbiamo sviluppato la maturità con la quale si arriva a certi risultati. Lui incarna alla perfezione ciò che deve essere il capitano della Juventus. Gli faccio un grande in bocca al lupo. Nazionale? Non ci sarò il 4 giugno. La nazionale è stato tanto per me. Non ho bisogno di altri attestati di stima o di affetto, tantomeno di celebrazioni. Le persone vanno valorizzate da vive e non da morte”.

ORE 12:22 – Conclude Agnelli: “Gigi passa il testimone ad uno che ha 13 anni di Juve, Chiellini. Gigi ha circa il 30% dei trofei della Juve sulle spalle. Ci siamo emozionati tutti e Gigi se lo merita”.

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