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La parabola di Aronica: il ritorno a Palermo, l’addio, il deferimento

aronica

Un deferimento che lascia l’amaro in bocca. La storia fra Salvatore Aronica ed il Palermo non è stata certo fortunata ed oggi il deferimento del difensore palermitano per le presunte frequentazioni “pericolose” con alcuni soggetti ritenuti vicini alla camorra ha spinto la Procura federale a deferire il club rosanero per responsabilità oggettiva (ma i rischi dovrebbero essere minimi).

PALERMO DEFERITO (CON NAPOLI E SASSUOLO): COINVOLTO ARONICA

Dopo essere cresciuto nelle giovanili del Bagheria, il ritorno di Aronica a Palermo da giocatore (dopo essere stato una delle figure di spicco del nuovo Napoli di De Laurentiis tra il 2008 ed il 2013 – con tanto di esordio in Champions League) sembrava fosse l’inizio di un nuovo percorso, ma fin da subito si rivelò un’esperienza sfortunata. Il suo ingaggio, a gennaio 2013, non bastò al Palermo per evitare la retrocessione e dopo 16 presenze da quel momento in poi Aronica non avrebbe più rivisto il campo.


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I rosa (viste le limitazioni imposte dalla serie B) non lo misero in lista per la stagione successiva e lui, pur allenandosi con la squadra dopo aver saltato il ritiro, rimase fuori rosa fino a dicembre 2014 quando ha rescisso consensualmente il contratto per passare alla Reggina, dove ha terminato la carriera agonistica.

In mezzo le tante voci sui presunti rapporti (secondo l’accusa in essere anche dopo l’addio al Napoli) con soggetti che sarebbero legati a clan camorristici e che ora rischiano di produrre pesanti sanzioni disciplinari.

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