​​

Ventura: “Dopo la Svezia sono diventato il capro espiatorio”

“Usato come capro espiatorio”. Dopo la mancata qualificazione ai mondiali da parte dell’Italia, torna a parlare l’ex ct Gian Piero Ventura, intervistato sulla Rai a Che tempo che Fa. Il suo attacco è durissimo: “Dopo la Svezia io solo ci ho messo la faccia e sono diventato il capro espiatorio di un sistema che non funzionava. Fino alla Spagna attorno a noi c’era un entusiasmo incredibile: è bastato perdere una partita ed è cambiato tutto”.

MANCINI: “I RAGAZZI SI DIVERTANO”

L’analisi è fredda e schietta: “C’è stata nei miei confronti una devastante delegittimazione esterna che ha influito su quello che è successo. Me ne sarai andato dopo la Svezia, anche in caso di qualificazione. Quando ho accettato di fare il ct, Marcello Lippi doveva essere direttore tecnico a mia tutela e supporto. Abbiamo detto sì insieme, ma il giorno dopo lui non c’era più per un cavillo regolamentare”.


E aggiunge: “Io me ne sarei andato dal ritiro? Se dovessi agire da persona seria, dovrei far scattare la querela. Un minuto dopo la sconfitta contro la Spagna tutti chiedevano le mie dimissioni. Ho sbagliato a non dimettermi subito dopo Madrid, l‘ho fatto dopo la Macedonia ma le mie dimissioni sono state respinte. La mia voglia di Nazionale mi ha convinto a restare: eravamo imbattuti in quel momento e sono rimasto. Lo considero uno dei miei tanti errori”.

ITALIA – ARABIA SAUDITA: PROBABILI FORMAZIONI E PROGRAMMA TV

E sul futuro dice: “Porterò per sempre questa sofferenza dentro di me, spero che Mancini sia messo in condizione di lavorare. Gli auguro di poter avere a che fare con delle persone che dicono quello che pensano, cosa che a me non è capitata. Tiferò Italia fino alla fine. Voglio ancora allenare, ho voglia di rimettermi in gioco”.

LEGGI ANCHE

ALESSANDRO LUCARELLI ANNUNCIA IL RITIRO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *