Palermo, Tedino ha deciso il modulo ma la squadra è ancora un cantiere
La prima metà del ritiro a Sappada si è conclusa con l’amichevole contro la rappresentativa locale. Un test che non consegna molte indicazioni utili sul piano tecnico-tattico ma che può servire a Bruno Tedino come base di partenza. In attesa di conoscere gli sviluppi sul caso Parma e il campionato che il Palermo dovrà affrontare, ci sono ancora tanti dubbi e poche certezze attorno alla squadra.
TEDINO: “IN FUTURO IL GRUPPO SARA’ DIVERSO”
Una sicurezza sembra essere il nuovo modulo, il 4-3-1-2, o almeno un sistema di gioco con la difesa a quattro. Di sicuro è ancora presto per parlare dell’undici titolare o di probabile schieramento, la squadra ancora deve prendere forma tra partenze e arrivi, ma Tedino sembra orientato ad abbandonare la difesa a tre che lo ha accompagnato per tutta la scorsa stagione e a tornare al sistema di gioco a lui più caro nell’esperienza al Pordenone. Nelle idee del tecnico ci sono quattro difensori, un mediano in grado di fare filtro ma anche di trasformare l’azione da difensiva a offensiva, due mezzali brave a recuperare palloni e anche a inserirsi, un trequartista libero di svariare e due punte complementari.
PALERMO – SAPPADA: GLI HIGHLIGHTS DEL MATCH
Una delle novità di questi primi sette giorni è proprio il nuovo atteggiamento dell’allenatore. “Tedino ha tanta voglia di riscatto, non è lo stesso di un anno fa. La squadra è unita e in campo siamo una cosa sola”, ha detto Szyminski in un’intervista di qualche giorno fa. Anche Zamparini si è espresso positivamente sul tecnico, facendo marcia indietro rispetto a tre mesi fa. Sarà la voglia di rivalsa dell’ex Pordenone una delle armi in più di questo Palermo. Ma per essere chiari: anche lo scorso anno il tecnico si comportò molto bene – in un ambiente che ancora non conosceva – nella fase di ricostruzione dopo la retrocessione; alla fine del girone d’andata, infatti, la squadra era prima in classifica. Il suo errore più grosso fu nella seconda fase, quando accettò malvolentieri lo sgretolamento di tutto ciò che stava attorno a lui e non riuscì a imporsi nei momenti più delicati.
PALERMO – SAPPADA: MOLTI GOL, POCHE INDICAZIONI
Quest’anno Tedino ha il vantaggio di avere dato indicazioni precise sul tipo di giocatori che gli serviranno. Non è un tipo da imposizioni ma sa lavorare come un bravo insegnante. Il problema è che ancora la squadra non ha nemmeno vagamente la sua fisionomia definitiva. In ritiro ci sono ancora tanti giocatori con la valigia in mano, pronti a salutare ma che potrebbero restare, magari controvoglia,se il mercato non darà sfoghi. Ci sono i nuovi arrivati, alcuni già a Sappada, altri che presto indosseranno la maglia rosanero: Mazzotta (già in campo nel primo match amichevole), Salvi, Brignoli e chissà che presto non si uniscano al gruppo anche Haas e Puscas, due giovani interessanti. Tedino sta cercando di lavorare con i giocatori che ha a disposizione ma con la consapevolezza che tra una settimana la rosa potrebbe essere totalmente diversa.
GIAMMARVA REPLICA AL VENEZIA: “CADUTA DI STILE”
Tra chi potrebbe rimanere, i più in forma in queste prime giornate sono sembrati Lo Faso e Balogh. Il fantasista, dopo un anno in naftalina, ha una voglia matta di dimostrare che può essere un giocatore ormai pronto a fare la differenza nella “sua” Palermo. Durante ogni ritiro, invece, Balogh è sempre segnalato per le grandi giocate, i bei gol e i numeri da circo. Anche nella prima amichevole a Sappada, l’ungherese ha sfoggiato tutta la sua tecnica fuori dal comune. Negli anni scorsi si è sempre perso anche a causa di un fisico non ancora pronto a ritmi alti. Che questa possa essere la stagione della riscossa?
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