Palermo, e ora? Zamparini deve ridisegnare il futuro. Tranne che…
Zamparini ha lasciato aperto uno spiraglio ma quella porta non verrà aperta. Giovanni Giammarva ha lasciato la presidenza del Palermo e non tornerà sui suoi passi anche perché la decisione, ovviamente sofferta, non é arrivata di getto ma è stata ponderata con attenzione. Il Palermo adesso è alla ricerca di un presidente: se vogliamo – in senso lato – è alla ricerca di un futuro solido.
GIAMMARVA E IL PALERMO: 9 LUNGHI MESI DI BATTAGLIE
Ventiquattrore dopo il “terremoto” societario emergono i dettagli della vicenda. E’ stato lo stesso Zamparini, con un comunicato stampa, a fare chiarezza e a raccontare che le dimissioni sono state motivate dai forti contrasti esistenti negli ultimi tempi tra Giammarva e Daniela De Angeli, fedele collaboratrice di Zamparini fin dai tempi del Venezia. Una situazione che lo stesso Zamparini ha cercato invano di ricomporre. Di sicuro la miccia bruciava da qualche giorno, forse qualche settimana. Se fino a ieri, come anticipato da Stadionews, c’era il forte sospetto che Giammarva stesse per dimettersi, adesso è certo che le dimissioni – rese note con il comunicato – erano già state scritte e riferite al patron già da qualche giorno e tenute “nascoste” per ragioni di opportunità.
I contrasti tra Giammarva e la De Angeli, che in società ricopre da sempre l’importante ruolo di direttrice amministrativa, avevano superato il livello della fisiologica “dialettica lavorativa” e certamente non ha aiutato il fatto che la De Angeli sia entrata a far parte del Cda della società, insieme alla figlia di Zamparini, nella riunione del 12 luglio scorso. La situazione è diventata presto ingestibile: evidentemente Giovanni Giammarva non si è sentito sufficientemente tutelato nella conduzione societaria. L’ormai ex presidente ha preferito non commentare la sua scelta ma persone vicine a lui confermano che tra il presidente e il patron i rapporti siano rimasti più che buoni, improntati al rispetto e alla stima reciproca.
Adesso restano gli interrogativi sul futuro societario. Chi sarà il nuovo presidente? E’ da escludere che torni a farlo Zamparini – uscito di scena il 3 maggio scorso da qualunque carica – e sembra molto difficile che questo ruolo possa ricoprirlo il direttore tecnico Foschi, per quanto i rapporti con Zamparini siano più che buoni. Trovare un profilo adatto al ruolo non sarà semplice.
FROSINONE: UN TURNO IN CAMPO NEUTRO… LO SCONTA IN COPPA
Tra poche ore sapremo l’esito definitivo della vicenda giudiziaria che riguarda il “caso Parma” (e nonostante le evidenti ragioni del Palermo è vietato farsi illusioni): c’è poco più di una settimana per costruire una squadra che non sembra ancora competitiva, ci sono le esigenze di bilancio che non consentono grandi manovre sul fronte degli acquisti, c’è un campionato di serie B alle porte che si preannuncia un “bagno di sangue” dal punto di vista finanziario (le uscite saranno certamente superiori ai bassi ricavi che questo campionato consente), ci sono pendenze giudiziarie con la Procura della Repubblica che non sono di poco conto.
Zamparini, insomma, sta vivendo il momento più delicato della sua esperienza palermitana. Certi nodi sono venuti al pettine e l’imprenditore friulano, pure abituato alle battaglie, non ha più le energie di una volta. Il futuro del Palermo, insomma, va ancora ipotizzato. Si naviga a vista.
Tranne che…. In questo scenario potrebbe subire un’accelerazione importante la decisione di vendere il Palermo. Da parecchio tempo il patron parla di cessione societaria (anche se in realtà è innamorato del suo “giocattolo”), appena qualche giorno fa ha ribadito in conferenza stampa che sta parlando con investitori interessati all’acquisto della società. Chissà che non sia la volta buona per chiudere il capitolo più importante della sua vita sportiva.
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e d’altronde l’acquisto oneroso di Puscas e la decisione di trattenere chochev jajalo e raikovic, gente con l’ingaggio pesante, potrebbe essere un segnale…
Non è cambiato niente, Giammarva non contava niente. Il padrone, proprietario, presidente ovvero quello che decide tutto è sempre Zamparini, e Zamparini nemmeno vuole vendere visto che ha inserito la figlia nel cda.
Da settimane leggo che a Napoli contestano ADL mi viene troppo da ridere!ma vi rendete conto?Uno che ha speso l’impossibile per il Napoli ogni anno che li ha portati dal basso alla Champion e noi a Palermo ci teniamo il vecchoo80enne senza dire nulla anzi se qualcuno parla c’è ne ualcuno che si lamenta e dice che meglio di azzampasoldi non esiste nessuno e nessuno ha fatto o può fare meglio di lui…siamo un popolo di umili proprio niente da fare!!!
Signor Monastra ripeto un commento fatto da me oggi lui sta mettondo tutti i suoi fidati tipo la figlia x studiare bene come attuare la soluzione finale a buon intenditore poche parole
…Zamparini ancora innamorato del suo “giocattolo” è un passaggio sciagurato per almeno un paio di motivi. Innanzitutto perché se io amo qualcuno (e in questo caso il Palermo è qualcuno, non qualcosa), la sola idea che ”egli” venga considerato un giocattolo mi farebbe brandeggiare e poi tirare metaforiche sedie nei confronti di chi lo considera tale. Invece qua c’è la totale accettazione del (presunto) fatto, quando sarebbe bastato scrivere “innamorato di quello che PURTROPPO considera il suo giocattolo” per prendere elegantemente posizione ed esprimere dissenso.
Ma il passaggio è ancora più sciagurato perché si dà per scontato che Zamparini stia ancora tra le palle (pardon my french) perché il calcio è la sua vita. Oddio porsi il dubbio che: 1) non voglia vendere perché ancora può lucrare; 2) non possa vendere perché i conti reali sono ben lungi dall’essere quelli di una società modello.
Io poi da giornalista una domanda su una possibile correlazione fra queste dimissioni, le indagini della Procura con gli ultimi avvisi di garanzia, la fiducia cieca di Zamparini nei confronti della collaboratrice De Angeli e i forti contrasti sorti fra quest’ultima e Giammarva me la farei. Non dico fare inchiesta, merce rara dalle nostre parti, ma almeno porsi il dubbio che lo stimato Giammarva si sia voluto infine dissociare dagli avventurosi equilibri contabili in seno al Palermo Calcio…
Si potrebbe anche ipotizzare che ZAMPARINI attentamente abbia inserito in consiglio la De Angelis per ottenere che le dimissioni di Giammarva.
Vedi se a De Laurentis è mai passato per la testa di acquistare il Palermo e non il Bari……………
Che poi è la stessa cosa, una di serie B, l’altra di serie D e fallita. Queste non si chiamano critiche ma sfascismo intellettuale, c’è una cosa che le va bene anche fuori dal calcio?
E proprio vero, siamo un popolo di umili, chiccheroni e delatori
Caro Zamparini spero che nel ridisegnare la società non dimentichi cosa avevi creato e quali gioie avevi regalato al popolo rosanero. Io ti incollo il link dove potrai vedere con i tuoi occhi cosa hai fatto e spero di cuore potrai ancora regalarci, perchè ce lo meritiamo. https://www.youtube.com/watch?v=8ZY6DbBPHs0
Puntualmente, dopo 24 ore ha nominato la De Angelis Presidente. Ho sbagliato qualcosa ? Il soggetto usa e getta, imperversa ancora.