Il Catania in Serie C è una bella notizia per tutti. Anche per il Catania
Forse, e sottolineo forse, la telenovela sul format dei campionati è terminata. La Figc sembra aver messo un punto ai dubbi che ci siamo trascinati – legittimamente per la verità – in questi ultimi quattro mesi. Chi è in B resta in B, chi è in C resta in C, basta ricorsi: pedalate e vinca il migliore, sembra essere questa la morale spicciola della decisione presa dalla federazione.
Il Catania dunque resta in terza serie dopo aver sbraitato a più non posso per bocca del dg Pietro Lo Monaco. Lamentele legittime? Forse sì, in questo guazzabuglio di ricorsi e controricorsi, di Tar e Consiglio di Stato nessuno ci ha più capito niente. Il Catania ha ritenuto di fare la battaglia e l’ha fatta (perdendola) nonostante non avesse neanche vinto la finale dei play-off. Non è questo il punto, probabilmente – tranne i vertici del governo del calcio – hanno tutti ragione a lamentarsi. Il punto è che il Catania rischiava di entrare in un corto circuito pericoloso. Proviamo a ragionare.
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Primo scenario: se il Catania avesse ottenuto tra qualche settimana il diritto a disputare la serie B cosa sarebbe successo? Che probabilmente avrebbe giocato 42 partite in 5 mesi, più o meno una ogni quattro giorni, quasi certamente non avrebbe ottenuto un posto nei playoff perchè non è stata costruita per vincere la serie B e magari avrebbe rischiato anche di scivolare nelle zone basse della classifica.
Secondo scenario: se dopo una lunga trafila giudiziaria il Catania avesse avuto conferma di giocare la serie C, si sarebbe ritrovata a dover recuperare una caterva di partite con il problema sopra esposto di dover giocare molto spesso e di subire le ripercussioni tecniche di un tour de force poco abituale, rischiando in pratica di poter perdere la vetta della classifica.
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Terzo scenario: il Catania – come sancito dalla Figc – resta in serie C, recupera le tre partite che ancora gli mancano per mettersi al pari delle altre e siccome è una squadra superiore alla media va in serie B da prima classificata, dopo un campionato “normale” e con uno stadio Massimino sempre pieno. In questo momento il Catania è terzo in classifica con tre partite in meno rispetto alla capolista Juve Stabia, appare tecnicamente più forte di tutti, ha conquistato 4 vittorie e due pareggi, ha un pubblico da fare invidia a molte società di serie B, probabilmente ricompattato da veri o presunti torti subiti.
Ecco perchè il nuovo e inevitabile scenario che si è delineato è una bella notizia per tutti. Soprattutto per il Catania. Soprattutto se come ciliegina sulla torta arriverà anche un bel risarcimento per i torti subiti. Come per il Palermo.
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Mi chiedo ancora a che titolo il risarcimento, una società che la finale play off non l’ha vinta semplicemente perchè non l’ha giocata, eliminata in semifinale dal siena…
L’unica vera danneggiata è l’Entella, che con la penalizzazione del Cesena avrebbe avuto diritto a rimanere in B.
Perchè dovrebbe spettare un risarcimento al Catania? Mistero!
in quanto catania, destinati da sempre ad invidiare la bellezza della capitale PALERMO
Sono d’accordo con Guido sul fatto che al Catania convenga disputare un campionato di vertice in C piuttosto che lottare per la salvezza in B. Il Catania ha perso le semifinali dei play-off contro il Siena e, dal punto di vista del merito sportivo, starebbe dietro anche alle squadre retrocesse dalla B. Detto questo, troverei disdicevole premiare con una promozione a tavolino una società che si è macchiata di una serie di gravissimi illeciti (“stamu avvulannu” sui treni del gol). Noi sportivi siciliani brinderemo di cuore alla risalita del Catania (ad onta del suo presidente corruttore e del suo simpaticissimo DS) quando la promozione sarà sudata sul campo. Come disse qualcuno: “E’ la dura legge del gol”.
Da siciliano, prima ancora che tifoso rosanero, auguro al Catania di conquistare finalmente la serie B che manca da troppi anni e che con questa squadra meriterebbe. Pero’ attenzione a non montarsi la testa, i campionati si devono sempre vincere sul campo con fatica e sudore.