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Le verità di Ponte: “Non condividevo il progetto di Facile. E Zamparini…”

Parla Antonio Ponte. L’imprenditore svizzero, rappresentante del fondo Rafin, dà la propria versione dei fatti sulla trattativa (non andata a buon fine) per acquisire il Palermo e il suo punto di vista sulla operazione legata alla cordata inglese e alla Financial Innovations di Facile e Belli.

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Con riferimento a quanto scritto dai legali di Zamparini in una nota, Ponte riferisce a Mediagol di non avere alcun legame con la proprietà inglese e sottolinea: “Enrico Danieletto (Pairstech Capital) mi presentò Emanuele Facile e Maurizio Belli di Financial Innovations e li incontrai, tra giugno e luglio dell’anno scorso, alla presenza di Maurizio Zamparini e Corrado Coen”.


Poi l’imprenditore svizzero ribadisce la presa di distanze da Financial Innovations: “Mi sono immediatamente defilato e tirato fuori perché non convinto della bontà del progetto che mi era stato illustrato da Financial Innovations, in quanto non condividevo il modus operandi da loro pianificato per imbastire l’operazione”. Ponte sostiene di essere stato successivamente ricontattato per proporgli una compartecipazione, ribadendo però le perplessità.

E sulla trattativa con Zamparini dice: “Il mio gruppo, composto da tre soggetti svizzeri di comprovato spessore,  mise sul piatto 25 milioni di euro a condizione che Zamparini partecipasse con l’immissione di ulteriori 15 per ripianare i debiti; il passivo si aggirava attorno ai 40 milioni. Zamparini rifiutò l’offerta: cercava qualcuno a cui cedere le quote societarie ad un prezzo simbolico, purché si accollasse l’intero ammontare del debito. L’incombere dei suoi problemi giudiziari lo hanno probabilmente indotto a stingere i tempi e mi comunicò che avrei dovuto trovare degli investitori in brevissimo tempo poiché avrebbe voluto cedere rapidamente. Di conseguenza si è fatto convincere da Facile e Belli”.

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10 thoughts on “Le verità di Ponte: “Non condividevo il progetto di Facile. E Zamparini…”

  1. Avete capito cosa ha rifiutato Zamparini? Sarebbe stato l’ideale. Poteva fare Ponte Presidente e con calma e piano,,piano, magari con la promozione in serie A, avrebbe potuto vendere la sua quota residua, rientrare dei soldi ed avrebbe rianato lr perdite e ristrutturato la società. Ed invece, pur di avere un contratto di cessione entro il 30/12/2018 si è affidato a questi banditi inglesi. A me questa decisione….puzza

  2. Paolo ma di inglese cosa c’è? A me pare una supercazzola Italiana.
    Comunque ponte conferma una cosa pericolosissima, questi hanno acquistato senza soldi, lì devono trovare tramite investitori.

  3. Sempre i soliti disfattisti. Date fiducia a questi che sono arrivati da poco, hanno detto che ra un mese salderanno tutti i debiti , dobbiamo essere fiduciosi e ottimisti

  4. La cosa come la racconta Ponte è semplice e lineare: Zamparini se l’è filata “all’inglese”. Ha mollato il passivo senza rimetterci nulla e al tempo stesso si è presentato con le mani libere in Cassazione. Ha chiuso la sua partita e noi siamo rimasti nella m****.

  5. Caro dr Ponte e a che cosa serve dircelo adesso
    Mi sembra che qui hanno tutti ragione la vittima siamo noi e la nostra città questa è l’amara realtà

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