Palermo, che vigilia!! Tra “voglia e pazzia, incoscienza ed allegria”. E una carica…
E’ il primo giorno “normale” dopo due settimane da fantascienza. Il Palermo ha un nuovo presidente, ritrova un pizzico di serenità e si appresta a giocare la madre di tutte le partite.
Rino Foschi ha compiuto un piccolo capolavoro di volontà e diplomazia. E’ evidente che con la proprietà inglese non ha mai “fatto pane” e ora è riuscito a vincere la “sua” battaglia, che poi in questo momento è la battaglia del Palermo. Non male per uno che ha sempre detto di avere Palermo nel sangue e che adesso può iscrivere – sebbene per poco tempo – il suo nome nel prestigioso albo d’oro dei presidenti.
In città si respira una strana aria. Da un lato monta l’interesse per una partita che si preannuncia importante e bellissima e che suggellerà la ritrovata armonia tra pubblico e squadra, facendo registrare il nuovo record di presenze e anche il record di incasso degli ultimi due anni, dal momento che i 22-23 mila presenti di oggi pagheranno il biglietto per intero e non a 2 euro; dall’altro il ritorno in auge di Foschi e Daniela De Angeli viene interpretato come un implicito ritorno al comando di Maurizio Zamparini, al quale il pubblico palermitano non ha perdonato, nè mai perdonerà, tutto il “rosario” di errori commessi negli ultimi 3 anni.
Zamparini, dicono i bene informati, non sarebbe però in nessun modo coinvolto in questa operazione tranne che per il fatto che tramite i suoi legali avrebbe avuto un ruolo nella sostanziale “revoca” della vendita della società alla proprietà inglese, “inchiodata” al mancato mantenimento degli impegni finanziari presi al momento dell’acquisto.
Gli stipendi, assicurano i bene informati, saranno pagati entro lunedì e già da stamattina è cominciata una frenetica attività bancaria e amministrativa per la predisposizione dei bonifici. Dunque non ci dovrebbe essere pericolo di penalizzazione in classifica.
PALERMO – BRESCIA, LE PROBABILI FORMAZIONI
Ci sarebbe da capire, adesso, da dove sono arrivate al nuovo gruppo proprietario le “iniezioni di liquidità”. Foschi, che negli ultimi 7 giorni ha contattato decine di imprenditori che operano dentro e fuori il mondo del calcio, avrebbe trovato sponda nella famiglia Mirri, storicamente impegnata nel settore della pubblicità, che potrebbe avere interessi nella gestione commerciale della pubblicità allo stadio. Ci sarebbero comunque altri imprenditori coinvolti e non è da escludere un ritorno in società di Guglielmo Micciché, esponente di una delle famiglie più note della città (il fratello Gaetano è presidente della Lega di Serie A e Gianfranco è presidente dell’Ars) e che ha ricoperto il ruolo di vicepresidente per oltre un decennio. Qualcuno sostiene anche che ci sia stato un “aiutino” da parte di Enrico Preziosi, attuale presidente del Genoa.
Si lavora a ritmi frenetici e bisognerà attendere lunedì per avere le conferme su fatti e nomi delle persone coinvolte. Ma non ci poteva essere migliore sviluppo per “caricare” la partita di stasera con il Brescia che farà registrare picchi emotivi non usuali. Per dirla alla Vanoni la tifoseria si appresta ad andare allo stadio tra “la voglia e la pazzia, l’incoscienza e l’allegria di morir d’amore insieme a te”. Cioè insieme al Palermo. Quatto punti – quelli della penalizzazione – sono stati “conquistati”, se arrivassero gli altri tre le prospettive cambierebbero radicalmente.
Ma non pensate che la vicenda si chiuda qui. C’è ancora tanta strada da fare verso un ritorno alla normalità e la transitorietà di questa soluzione è stata ribadita anche nei comunicati ufficiali. Da martedì si tornerà a pensare alla vendita del Palermo e si ricomincerà a trattare con la cordata americana di York Capital che ancora aspetta di vedere bene le carte amministrative prima di fare la mossa decisiva.
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Filtrano notizie che la presidenza Foschi dovrebbe durare circa 15 giorni in attesa del perfezionamento della cessione a gruppo serio americano (che sia la York non è dato sapersi ma possiamo solo augurarcelo se consideriamo gli investimenti che il fondo sta facendo a Milwaukee con i Bucks, nuova forza dell’NBA….)
Intanto immagino stasera possa essere la festa dei nostri colori rosanero anche per dimostrare al mondo intero la nostra fame di calcio… quello vero!
Ma la notizia più soprendente che sta trapelando e che, se confermata, avrebbe dell’incredibile dando ulteiore lustro alla figura di Giuseppe Bellusci è che quest’ultimo, sembrebbe, aver anticipato nei giorni scorsi gli stipendi dei magazzinieri e che uno dei primi pensieri di Foschi rientrando ieri sera a Palermo fosse poprio quello di restituire al giocatore le somme relative a questi anticipi.
Fatto che lo ripeto – se confermato – denoterebbe oltre alla nobiltà d’animo e generosità del giocatore anche il livello di criticità della salute finanziaria delle società, incapace finanche di pagare gli stipendi dei magazzinieri, di entità certamente non lontanamente paragonabile a quella dei calciatori!
Non mi risulta. Secondo le mie informazioni la società ha saldato gli stipendi di gennaio dei propri dipendenti (gm)
Caro Monastra, grazie per la verifica ed il riscontro. Meglio cosi per i dipendenti…
Foschi ha ampiamente dimostrato di atenere molto al Palermo.
Non permetterà che accada null’altro di torbido.
Non tradirà squadra e tifosi
Salve Direttore.
In coda al suo appassionato articolo, che ho letto con le stesse emozioni evocate dalla canzone della Vanoni, fa riferimento alla ripresa del dialogo con York Capital.
Ma Follieri, che sembrava coi soldi in tasca quando è venuto la settimana scorsa (sembra l’anno scorso) lo vede proprio tagliato fuori? La nuova proprietà, secondo lei, proverà a ricontattarlo per quello che potrebbe essere il terzo capitolo della saga dell’imprenditore foggiano?
Grazie e FORZA PALERMO!!!
Credo di no ma non posso escluderlo (gm)
Zamparini chiaramente non è coinvolto. Gli stipendi li paga Foschi con i risparmi messi da parte da quando ha smesso di fumare. La De Angeli ha pure un paio di condomini in amministrazione, probabile che chiederà ai suoi clienti di sottoscrivere bond.
Mi arrendo. Definitivamente.
Sia chiara una cosa : Preziosi non deve avere niente a che fare con il Palermo, per informazioni rivolgersi ai tifosi genoani che lo vedono come il fumo negli occhi!!!!
U vì? Era questione di tempo, na cosa su cui andare d’accordo l’abbiamo trovata.
Penso che in un momento così delicato per il palermo, calcisticamente parlando, non si possa fare ironia. Non so dove abbia preso i soldi Foschi e non lo voglio nemmeno sapere, la cosa più importante al momento era scampare la penalizzazione. Vediamo la partita di stasera e poi si vedrà. Forza palermo.
Direttore Monastra, esitono riscontri o potenzialità circa le indiscrezioni che girano a riguardo del miliardario italo americano Commisso per l’acquisizione?
Sarebbe una soluzione straordinaria!
Restando alle canzoni della Vanoni, mi viene in testa: “Domani è un altro giorno, si vedrà”. Sperando che non finisca come ne “L’appuntamento”. “Aspettare questo strano appuntamento è stata una pazzia”.
Vabbè, sarebbe “accettare”. Si parla di Follieri ? di Preziosi ? della York Capital ? Boh ?
Sono certo che Preziosi ha avuto un ruolo determinante nello sbloccare la scioccante fase pregressa e nel garantire la gestione di questa fase transitoria. Premettendo che è in buoni rapporti con Foschi (il quale è stato anche suo D.S.), pur risultando sgradito alla tifoseria genoana, c’è comunque da riconoscere che ha una certa competenza calcistica (sua la scelta di Piatek) ed un buon senso degli affari. Non guarderei a lui come un personaggio particolarmente negativo, nel senso che non possono coesistere, in un mondo dove girano miliardi di euro, trasparenti comportamenti tendenti alla scrupolosa osservanza delle regole. In altre parole, per stare e sopravvivere nel mondo del calcio, bisogna sapersi adattare con la necessaria furbizia che permette di non affondare. Al di là di ogni possibile antipatia o simpatia, stima o disistima, per Preziosi, io vedo un prossimo futuro scenario dove il Genoa passerà ad altre mani e Preziosi rileverà la maggioranza del pacchetto azionario del Palermo. Forse è un piano in atto da qualche tempo, un piano che tiene ovviamente conto dell’auspicata promozione del Palermo in serie A, un piano che non poteva rischiare di essere vanificato da eventuali punti di penalizzazioni per inadempienze amministrative e fiscali. Perché allora non messo in atto da subito? La mia risposta è che bisognava prima trovare un compratore idoneo ad acquistare il Genoa. In ogni caso, passano i presidenti, passano i calciatori, passiamo perfino noi tifosi, ciò che rimane è la passione per i nostri colori, passione che mai morirà se noi saremo in grado di tramandarla ai nostri figli e , così via, alle loro discendenze. Forza Palermo!