50 anni fa l’ombrello di Altafini alla Favorita. E quella foto di Mike Palazzotto…
Un gesto che scatenò il finimondo. Era il 16 marzo 1969: 50 anni fa il Palermo perse in casa 3-2 contro il Napoli. A segno andò anche Jose Altafini che rivolse alla curva Nord dello Stadio Favorita un gesto dell’ombrello che scatenò scontri e polemiche infinite. Un gesto immortalato in fotografia da Mike Palazzotto.
Il fotografo palermitano ricorda sulle pagine di Repubblica la genesi di quello scatto: “Non tutto lo stadio se ne accorse. Nemmeno io sul momento me ne ero accorto, stavo fotografando la sua esultanza. Ho visto cosa avevo fatto solamente sviluppando la foto. Per fortuna quello scatto faceva parte di un rullino che avevo tolto e messo in tasca. Durante gli scontri tutto il mio lavoro andò distrutto perché la macchina fotografica cadde per terra e la pellicola si bruciò”.
La partita si chiuse con un‘invasione di campo, scontri con la polizia (16 persone arrestate, 37 denunce) e la necessità di scortare l’arbitro Sbardella fuori dallo stadio in elicottero, dopo una partita in cui venne assegnato il rigore trasformato da Altafini (con esultanza della discordia) e negato un rigore a Troja nel finale. Il Napoli dovette salire sui blindati; Ferlaino, presidente dei partenopei, dovette uscire con un giubbotto antiproiettile e Altafini dovette persino mimetizzarsi indossando un cappello dei carabinieri. Episodi che costarono l0 0-2 a tavolino contro il Palermo, punito con due turni di squalifica del campo.
Il resto è cronaca giudiziaria: Altafini venne querelato in tribunale da quaranta persone (Franca Chiarenza la prima della lista) e il pm Gioacchino Agnello chiese anche 20 giorni di carcere con l’accusa di atti contrari alla decenza in luogo pubblico. La querela venne poi ritirata e Altafini scagionato dalle accuse, che però ribadisce: “Per me è un ricordo di merda, mi tormentano da 50 anni”.
FOTO: MIKE PALAZZOTTO
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Di merda come il suo gestaccio! C’ero anch’io a quella partita e ricordo che quell’immondo di Sbardella (cattiva anima) ce ne fece di tutti i colori!
Proprio come quindici anni più tardi quel farabutto di Gonella, crepato di recente!
Anzi, erano solo 5 anni dopo!
Ero un bambino di sette anni e da due mio padre mi portava tutte le domeniche allo stadio a vedere il mio Palermo. Ricordo tutto quello che successe in campo e fuori dal campo. L’elicottero che si portò Sbardella. Ne son passati di anni.
Io sono nato nel 1984…mi viene bellamente da chiedere ma chissenefrega! Perché ha ancora senso ricordare una partita di 50 anni fa persa?
Io c’ero (Curva Nord). E me la ricordo bene quella partita con la doppietta di Tanino Troja, il rigore non dato al Palermo e quello regalato al Napoli. E a chi dice “chissenefrega”, rispondo che il tifo è anche questo: ricordi di partite di tanti anni fa viste accanto a chi non c’è più e certamente continua ad amare il Palermo da lassù
Già! Caro Vitogol, c’ero anch’io, ma, a parte che quella non fu una partita persa bensì rubata (con la complicità in malafede di un arbitro disonesto), molti non riescono a distinguere la differenza tra tifo e amore….