Commosso addio a Cino Marchese, piemontese con la Sicilia nel cuore
(gm) Se n’è andato ieri a 81 anni Cino Marchese, grande uomo di sport, legato indissolubilmente alla Sicilia (che amava) per avere riportato il tennis di alto livello con gli internazionali di Sicilia. Un gigante buono, precursore del marketing sportivo, un vulcano di idee, simpaticamente burbero, carismatico. Aveva amici veri in tutto il mondo perchè era un uomo di cuore che sapeva intrattenere e raccontare. Si occupava di stadi, di marketing, di campioni dello sport, di calcio (era amico e consulente di molte “star”) e ovviamente di tennis, la sua vita. L’avevo sentito appena pochi giorni fa, stava andando in auto a Viareggio per il torneo giovanile che lo ha sempre visto come protagonista e ancora una volta era un inno alla vita e all’esuberanza creativa. Mi ha chiesto delle vicissitudini del Palermo di cui era tifoso, forse a causa mia. Sono profondamente addolorato e felice di ospitare il ricordo di Gaetano Perricone, storico giornalista del quotidiano L’Ora che lo ha conosciuto come me per motivi professionali “innamorandosi” del personaggio.
Ciao e grazie, caro, burbero, indimenticabile Cino Marchese ❤?
La triste notizia appresa ieri della scomparsa di Cino Marchese, grande manager e organizzatore del mondo del tennis e dello sport ai massimi livelli, è una di quelle che ha scatenato dentro di me una vera e propria, uso una definizione che va molto di moda in questi giorni, vorticosa “tempesta emotiva”. Fatta di nostalgia e di grandi, emozionanti ricordi.
È infatti grazie a questo alto signore con i capelli bianchi che il mio gratificante pezzo della vita da cronista sportivo mi ha regalato l’esperienza, bellissima e irripetibile, di conoscere e intervistare per il giornale L’Ora quelli che allora furono due numeri uno del tennis mondiale, entrambi svedesi, straordinari campioni e grandi personaggi: Bjorn Borg nel settembre 1979 e Mats Wilander nel 1988, sempre a settembre, vincitori delle rispettive edizioni dei Campionati Internazionali di Sicilia a Palermo, al Circolo del Tennis di viale del Fante.
Fu proprio Cino Marchese, artefice fondamentale del ritorno del grande tennis a Palermo e in Sicilia, a regalarci, negli anni d’oro tra fine Settanta e Ottanta del secolo scorso, questi due formidabili campioni insieme ad altri fuoriclasse, come il mitico argentino Guilermo Vilas: incontrai a lungo anche lui, per una indimenticabile e divertentissima intervista “tra racchetta, musica e poesia”.
Con il carissimo Cino Marchese, d’impatto burbero ma in realtà molto disponibile e soprattutto quanto mai professionale, ricordo i primi incontri difficili (anzi scontri, direi) e la sua diffidenza nei confronti di questo mondo siciliano che non conosceva. Poi, come sempre accade, l’uomo si sciolse e passammo, da una edizione degli Internazionali di Palermo alle successive, prima alla cordialità, poi alla simpatia, infine ad una quasi amicizia.
Mi piace molto raccontare un piccolo aneddoto. Non potrò mai dimenticare quando concordai con Cino Marchese, era settembre 1979, l’incontro con Bjorn Borg a Villa Igiea per l’intervista. Mi disse e ribadì più volte, con il suo tono sbrigativo e burbero: “Mi raccomando non più di un quarto d’ora, non devi e non dovete stressarlo, voi giornalisti“. Il risultato fu che rimasi con Borg quasi un’ora, ci fu parecchia empatia con il numero uno del tennis mondale e finimmo per raccontarci, con il mio faticoso inglese e la sua buona volontà a comprendere quello che dicevo, un po’ di cose della nostra vita.
Alla fine il saluto con inevitabile “vasata”. E Cino, incredulo e stupefatto, commentò lasciandosi scappare un mezzo sorriso con la bocca storta: “Ma che c … gli hai fatto ?“.
Lo ricorderò così, con molto affetto, il grande Cino Marchese. Grato per sempre per quello che mi ha regalato ❤??
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Bellissimo ricordo di un grande organizzatore di eventi sportivi. Era riuscito a portare il grande tennis in Sicilia e come spesso avviene non siamo stati capaci di tenercelo stretto (né il grande tennis né Cino Marchese …)
Proprio così,chissà perchè
Ed a questa lista aggiungiamo anche che abbiamo perso il mitico quotidiano L’Ora
Me lo ricordo Cino Marchese, e ho apprezzato tanto questo articolo.
grazie (gm)