Italia – Bosnia 2 – 1, LE PAGELLE: Insigne meraviglioso, Mancini stecca
ITALIA – BOSNIA 2- 1 | Marcatori: 32′ p.t. Dzeko (B); 4′ s.t. Insigne (I); 40′ s.t. Verratti (I)
L’Italia regala emozioni e vince contro la Bosnia dopo una partita sudatissima e ringrazia un grande Insigne, decisivo nel secondo tempo. Una vittoria diversa dalle altre, che mostra il grande cuore e la voglia di un gruppo solido come la roccia.
Per la prima mezz’ora è una grande Bosnia, gestista dai sapienti piedi di Pjanic e Dzeko. È proprio il numero 9 della Roma a portare in vantaggio gli ospiti dopo una bellissima azione. Il gol subito suona la sveglia per gli azzurri che hanno una reazione e vanno vicini al pareggio con un tiro di Quagliarella parato con un miracolo da Sehic.
Nella ripresa, la squadra di Mancini trova subito il gol con una perla di Insigne ma la Bosnia non smette di giocare con qualità e la partita rimane molto equilibrata fino a quando le gambe sorreggono gli uomini di Prosinečki. L’Italia, quindi, ci prova con orgoglio e va vicina alla rete del vantaggio, ma Sehic è sempre molto attento; il portiere ospite, però, non può nulla su un preciso tiro a giro di Verratti che regala tre punti agli azzurri.
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Italia (4-3-3): Sirigu 6.5; Mancini 5 (al 21′ s.t. De Sciglio 6), Bonucci 6, Chiellini 6, Emerson 6.5; Barella 6.5, Jorginho 5.5, Verratti 6.5; Bernardeschi 6 (dal 36′ s.t. Belotti 6.5), Quagliarella 5.5 (dal 1′ s.t. Chiesa 6), Insigne 7.5.
Bosnia (4-3-3): Sehic 6.5; Todorovic 6, Bicakcic 6.5, Zukanovic 6, Civic 6 (dal 26′ s.t. Nastic); Besic 6.5, Pjanic 6.5, Saric 6; Visca 6.5, Dzeko 7, Gojak 6 (dal 35′ s.t. Cimirot s.v.).
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Sirigu 6.5: nel primo tempo non deve compiere grandissimi interventi ma si fa trovare sempre pronto nella normale amministrazione. Nella ripresa è decisivo con una bella uscita su Dzeko e infonde sicurezza alla difesa con buone parate.
Mancini 5: soffre da matti Dzeko, che da vecchio volpone gli va sempre a giocare vicino. In fase offensiva, come è normale, non si vede mai ma potrebbe rischiare di più con la palla al piede quando deve impostare dal basso.
Bonucci 6: compie un miracolo su un tiro di Visca dopo pochi minuti ma anche lui soffre la fisicità del capitano della Bosnia. A conti fatti se la cava con l’esperienza e ha il merito di far partire l’azione dalle retrovie.
Chiellini 6: tra i difensori “puri” è quello che spinge di più in zona offensiva, dove spesso non è marcato dagli ospiti. Da vero capitano lotta fino alla fine.
Emerson 6.5: questo ragazzo ha qualità e un buonissimo mancino. È sollecitato dai compagni e spinge con continuità, gli manca proprio un pizzico di precisione nell’ultimo passaggio.
Barella 6.5: è una furia in mezzo al campo. Con i ritmi alti si esalta e gioca una partita gagliarda, di sostanza, abbinando alla solita “garra” qualità nelle giocate.
Jorginho 5.5: tocca tantissimi palloni, come sempre, ma in questa gara soffre la pressione della Bosnia e non riesce sempre a essere preciso. L’ammonizione presa dopo pochi minuti lo penalizza.
Verratti 6.5: sembrava essere tornato quello abulico dei primi anni in Nazionale dopo le prestazioni sontuose dell’ultimo periodo, poi però è freddissimo quando Insigne gli regala un cioccolatino e il tiro a giro del centrocampista del Psg sa di redenzione dopo una gara sottotono.
Bernardeschi 6: nel primo tempo non riesce a incidere così Mancini lo sposta al centro dell’attacco nei secondi 45 minuti e il giocatore della Juventus cresce ma non riesce a incidere come dovrebbe. L’assist per il gol di Insigne è poesia pura, una palla precisissima da calcio d’angolo.
Quagliarella 5.5: è il più pericoloso degli azzurri nel primo tempo con due tentativi ma per il resto tocca pochissimi palloni e sembra fuori dal gioco. Mancini lo sostituisce dopo i primi 45 minuti per schierare il tridente leggero.
(Dal 1′ s.t.) Chiesa 6: entra dalla panchina e dà quello sprint di fisico e voglia mancato nel primo tempo.
Insigne 7.5: finalmente super! Il gol del pareggio è una perla e arriva in un momento cruciale della partita. Dopo un primo tempo sottotono, la rete lo sblocca e nella ripresa si galvanizza, cominciando a inventare calcio, come in occasione dell’assist per Verratti.
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