Inter - Slavia Praga 1-1 / LE PAGELLE: Barella salva i nerazzurri, Lukaku fantasma

Inter – Slavia Praga 1-1 / LE PAGELLE: Barella salva i nerazzurri, Lukaku fantasma

Inter non pervenuta, ma salvata da Barella. La capolista della Serie A stecca all’esordio in Champions League, offrendo una prestazione abulica contro uno Slavia Praga concreto e sempre più in fiducia con il passare dei minuti. All’Inter serve un gol “sporco” dell’ex Cagliari per evitare la sconfitta. Si salvano in pochi tra i nerazzurri. Lukaku e Brozovic? Fantasmi in giro per il campo.

INTER: Handanovic 6; D’Ambrosio 6, De Vrij 5,5, Skriniar 5; Candreva 6 (dal 4′ s.t. Lazaro 6), Gagliardini 5,5 Brozovic 4,5 (dal 26′ s.t. Barella 7), Sensi 6,5, Asamoah 5,5; Lautaro 6 (dal 27′ s.t. Politano 6), Lukaku 4,5.

SLAVIA PRAGA: Kolar 6; Coufal 6,5, Kudela 6, Hovorka 6,5, Boril 6; Traoré 5,5 (dal 15′ s.t. Zeleny 6,5), Soucek 6; Masopust 5,5 (dal 34′ s.t. Yusuf Helal s.v.), Stanciu 6,5, Olayinka 7 (dal 40′ s.t. Provod s.v.); Husbauer 6,5.

I MIGLIORI DELL’INTER

Sensi: Nel “grigiore” nerazzurro, dimostra ancora di essere in un grande momento di forma sul piano tecnico e psicologico. Nella ripresa cala anche lui insieme al resto della squadra, ma è uno dei pochi a salvarsi. Dalla sua traversa nasce il gol del pari.

Barella: Salva l’Inter con un gol “sporco” in area di rigore dopo la traversa colpita da Sensi. Entra dalla panchina e cerca da subito di dare la scossa a un’Inter a dir poco spenta.

Lautaro: Non necessariamente preciso, ma ci mette tanta grinta sopratutto in fase di pressing e (al contrario di Lukaku) qualcosa di buono in attacco riesce a farlo.

I PEGGIORI DELL’INTER

Lukaku: Fantasma. La squadra non lo supporta a dovere, ma lui non fa nulla per tirarsi fuori dal guado. Non incide sui pochi palloni toccati, a tratti sembra quasi trascinarsi per il campo (segno di una condizione non ancora ideale).

Brozovic: Una partita molto poco… “epic”. Falloso, distratto, manca totalmente il filtro a centrocampo e la capacità di dare ritmo all’azione dei nerazzurri. L’emblema di una serata da dimenticare.