Caos Corigliano, la versione dei soci: “Non possiamo sostenere da soli il progetto”
Il caos Corigliano visto dai dirigenti. Ieri, con un video sui social, la squadra calabrese ha annunciato l’inizio dell’autogestione per superare le difficoltà economiche e cercare di portare a termine il campionato dopo le dimissioni della dirigenza, che ha affidato ad una nota la propria versione dei fatti.
Nella nota (firmata Olivieri, Rinaldi e Capano) si legge: “Dimettendoci dai nostri incarichi societari vogliamo precisare alcuni concetti, anche a fronte delle cose imparziali apprese dai social. Innanzitutto bisogna chiarire che siamo stati coinvolti nel progetto Asd Corigliano Calabro dall’imprenditore Mauro Nucaro, che nell’estate del 2017 ha preso in mano le sorti di questo club e, vincendo due campionati, lo ha risollevato fino al ritorno in Serie D. Ci è stato chiesto di supportare il club per quello che era nelle nostre possibilità, non di assumerci il peso dell’intero progetto, e noi non ci siamo tirati mai indietro, investendo denaro personale, interessando altri partner sponsor e mettendo a disposizione anche strutture e servizi di nostra proprietà”.
“Ad oggi, infatti – prosegue la nota – la società non ha pendenze, salvo parte dei rimborsi destinati alla squadra, e assicura la copertura delle spese ordinarie necessarie fino a fine novembre. Non ci va quindi che venga confuso il nostro ruolo poiché, pur avendo fatto tutto il possibile per salvare il club, da quando è venuta meno la presenza del primo ideatore del progetto sono subentrate difficoltà non considerate inizialmente che, misurate, ci hanno fatto rinunciare dal farcene carico. In tal senso – conclude il comunicato – se ci fosse qualche imprenditore più agiato che vuol succedere, si faccia avanti”.
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