Ficarra e Picone: anche “Il primo Natale” ha il marchio… rosanero
Un messaggio di umanità, con un… tocco di rosanero. Ficarra e Picone hanno presentato la loro nuova avventura, “Il Primo Natale”, la loro personale e singolare rivisitazione della Natività, in cui però, tra un’inquadratura e l’altra, non poteva mancare anche… una sciarpa del Palermo: “Non poteva non esserci, dovevamo metterla per forza”, afferma sorridendo Salvo Ficarra, mentre presenta alla stampa al fianco di Valentino la nuova “creatura”.
Del resto (citando la canzone) oltre alla “sciarpa”, c’è di più. C’è una storia, al cinema dal 12 dicembre, in cui Ficarra e Picone, nelle vesti rispettivamente del ladro pasticcione e del parroco zelante, compiono un viaggio a ritroso nel tempo, tra paradossi e ambientazioni esotiche: un viaggio sulle orme di Giuseppe, Maria e di Gesù bambino che porterà ad un’evoluzione dei loro personaggi. Una “conversione” che in fondo rappresenta anche una metafora della evoluzione dei due palermitani come artisti.
Il film (attraverso anche riprese in Marocco, un’ampia ricostruzione storica e la presenza di comparse locali) rappresenta infatti il tentativo di passare dalla loro tipica comicità pungente (a tratti grottesca) ad una forma di commedia basata più sul racconto e su un messaggio finale che in periodo natalizio vuole essere un richiamo all’unione, all’amore, all’accoglienza e alla semplicità dei sentimenti, prendendo ancora una volta in giro i vizi e le virtù della società di oggi.
Ficarra e Picone hanno voluto descrivere così il loro film: “Lo abbiamo già detto tante volte, è il compleanno di Gesù ma è anche l’occasione per tornare indietro e ricordarci non solo della nascita, ma anche di quello che ha detto. Abbiamo messo un po’ in crisi il presepe. Il messaggio di Gesù può anche essere letto come un messaggio filosofico, ma al centro del film c’è l’uomo. Ed è questo il fulcro della storia che volevamo raccontare”.