Ficarrotta: "Il vantaggio ci ha fatto rilassare. Io devo dare di più, i tifosi..."

Ficarrotta: “Il vantaggio ci ha fatto rilassare. Io devo dare di più, i tifosi…”

“Palermo, posso darti di più”. Con questo il titolo il Giornale di Sicilia introduce l’intervista a Luca Ficarrotta, che racconta le proprie sensazioni sulla propria astinenza da gol e la voglia di aiutare il Palermo in una corsa promozione sempre più tesa: “So di dover dimostrare di più e di poter stare ancora a Palermo, anche in Serie C; è il mio sogno. Abbiamo iniziato l’anno con una vittoria che ci ridà fiducia”.

Intervistato da Benedetto Giardina, Ficarrotta sottolinea come i nuovi acquisti aumentano la qualità ma non devono necessariamente dare stimoli: “Devi averli a prescindere. Sono contentissimo che sia arrivato Floriano. Non dobbiamo dubitare mai dei nostri mezzi, siamo un’ottima squadra e con Silipo e Floriano lo siamo ancora di più. Io sono abituato segnare, ma adesso il gol sta diventando un incubo. E questo mi porta a non giocare da Ficarrotta”.

E per quanto concerne la pressione dice: “Sì, la sento, ma è uno stimolo in più per andar via da questa categoria. Ma nel calcio l’unica strada che conosco è lavorare. Pergolizzi mi sta dando tante possibilità, anche se ho giocato solo sette volte da titolare. Per colpa mia ho trovato poco spazio. I tifosi mi hanno presa di mira? Non ho bisogno di giustificarmi con nessuno, ma leggo i social e so che mi stanno massacrando. Il tifoso paga il biglietto e critica: ci sta. É normale che vogliano scappare in fretta da questo incubo della Serie D, che vogliano svegliarsi domani in Serie A”.

E sul fronte squadra dice: “Trovarci a setti punti dalla seconda ci ha fatto arrivare un messaggio sbagliato. Quel vantaggio ci ha fatto un po’ rilassare e non doveva succedere. Abbiamo nelle corde altre dieci vittorie di fila, ma la sfida col Savoia è troppo in là. Dobbiamo pensare solo a noi stessi e fare meno errori. Le parole ci daranno pure fastidio, ma è inutile punzecchiare”.

E sui rigori rivela: “I rigoristi scelti dal tecnico eravamo io, Ricciardo e Mauri. Gianni non se l’è sentita, nulla di anormale. Lancini gli ha voluto dare la palla per dimostrare che la squadra è con lui. Mauri? Ha chiesto lui di tirare e per me andava bene”.