Il Palermo celebra il Barbera: “Ospiterà ancora tante battaglie”
Anche il Palermo celebra lo stadio “Renzo Barbera”. La nuova società rosanero, nel giorno dell’88esimo anniversario dell’inaugurazione, gli ha voluto rendere omaggio con un post sui social.
Ecco il messaggio celebrativo della società rosanero: “Dal “Littorio” al “#Barbera”: compie oggi 88 anni il nostro stadio, inaugurato il 24 gennaio 1932 in occasione di Palermo-Atalanta di Serie B terminata poi 5-1 per i rosanero.
Più che uno stadio, una seconda casa per noi palermitani, dove sono state disputate fantastiche e bellissime battaglie e che ne ospiterà tante altre!”.
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Mitico stadio. Purtroppo vide tante sconfitte del Palermo, tante delusioni, anche delle vittorie indimenticabili contro le grandi squadre Italiane che hanno fatto la storia del calcio Italiano come trofei, oltre la grande festa promozione in serie A del 2004.
Mio padre, che purtroppo non c’è più, raccontava spesso del 2-2 tra il nostro Palermo e il Grande Torino sotto un nubifragio. Partita epica visto che poi nel maggio di quello stesso anno ci fu la tragedia di Superga (se non ricordo male quella partita si giocò a gennaio ’48)
Mi correggo 6 gennaio 1949 “Campionato 1948-49: il Palermo è per la prima volta dal dopoguerra in massima serie. Giovedì 6 gennaio 1949, ultima giornata del girone d’andata, Valentino Mazzola e compagni sono di scena alla Favorita. Il Palermo arranca nella zona medio-bassa della classifica. Il Torino, manco a dirlo, è capolista. Nessuno può sospettarlo, ma mancano solo 4 mesi alla tragedia di Superga. Nonostante il freddo e la forte pioggia, quel giorno d’epifania lo stadio palermitano è stracolmo. I padroni di casa giocano in maglia bianca con striscia orizzontale rosanero sul petto. Il “Grande Torino” va al riposo sull’1-0 in suo favore (rete di Gabetto), poi ad inizio ripresa Bongiorni raddoppia: 2-0. Sembra il preludio di una goleada, o comunque per i rosanero di una gara già segnata, come ogni ragionavole pronostico della vigilia voleva. E invece, nell’acquitrino e nel fango, accadde quello che nessuno dei presenti avrebbe più osato immaginare: Palermo che ritrova stimoli e organizzazione di gioco tali da neutralizzare ogni successiva azione offensiva dei ben più quotati rivali ed arrivare addirittura a trafiggerli 2 volte in 8 minuti (al 72’ con Pavesi e a 10 minuti dal termine con Milani). Finisce così, 2-2. Pubblico incredulo e inzuppato di pioggia e felicità: contro la “leggenda granata”, a scrivere una leggenda da tramandare.” Ecco il mio papà c’era.