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Un girone fa / Il Palermo a Biancavilla: dal divieto… al ritorno trionfale

FOTO PEPE

La vittoria, poi l’accoglienza trionfale: ma prima era successo proprio di tutto. Palermo e Biancavilla si ritrovano un girone dopo, a mesi di distanza da una giornata particolare, a tratti “pittoresca” per quanto è successo prima, durante e dopo la gara. A cominciare… dalla fine, visto che il tripudio nel piazzale dello stadio “Barbera” è stato una conseguenza del divieto di trasferta per i tifosi rosanero, la prima vera notizia della accesa settimana che ha preceduto il match.

La concomitanza con Catania – Picerno al Massimino ha infatti spinto la Prefettura etnea a non correre rischi e vietare la trasferta. I tifosi hanno protestato, ma alla fine non hanno potuto far altro che salutare la squadra alla partenza. A Biancavilla, al seguito del Palermo (di fatto) c’eravamo solo noi giornalisti e tra l’altro costretti ad adattarci ad una tribuna stampa “di fortuna” (ne sa qualcosa anche Marco Capone di Eleven Sports, protagonista di una piccola Odissea).

Peppe Mascara invece era in panchina ed è stato lui il secondo grande motivo d’interesse di quella domenica. Fino al giorno prima della partita infatti il tecnico del Biancavilla non era lui, ma Orazio Pidatella: lo scontro in società (e le voci sul giovane Marcellino) hanno però cambiato tutto e spianato la strada all’ex Catania, catapultato in panchina e già in distinta il giorno stesso della partita.


Come se non bastasse l’inizio di partita è folle: in 5 minuti, autogol di Crivello, pareggio di Ricciardo e gol in contropiede di Santana per il sorpasso; poi una lunga battaglia su un campo caldo (e stretto), circondato da palazzi con tanta gente sui balconi e sui tetti. Un’altra vittoria portata a casa, la settima in 7 partite, da festeggiare poi a Palermo con i propri tifosi nel piazzale dello stadio, tra video, selfie, fumogeni e cori carichi di entusiasmo. —-> LE PAGELLE DI GUIDO MONASTRA

Ora Biancavilla e Palermo si ritrovano a distanza di un girone, profondamente cambiate: gli ospiti hanno rivoluzionato organico e società; i rosa hanno invece messo da parte l’iniziale entusiasmo della “rinascita” per rivestire i panni della squadra obbligata a vincere e a gestire le pressioni che questo comporta. Un Palermo che nel frattempo ha dovuto sostituire il Santana leader tecnico (e “spirituale”) della squadra pescando il top player Floriano, ma che soprattutto ha imparato a cambiare pelle a gara in corso. E domenica c’è un altro esame da superare nel cammino promozione.

IL TABELLINO DI BIANCAVILLA – PALERMO (13 ottobre 2019)

BIANCAVILLA (4-3-3): Genovese ; Tedeschi (dal 36′ s.t. Marcellino), Bonaccorsi (dal 20′ s.t. Maiorano), Scoppetta, Maimone; Viglianisi, Ancione, Guerci (dal 45′ s.t. Leotta); Graziano (dal 15′ s.t. Condorelli), Lucarelli, Rabbeni. All. Mascara

PALERMO (4-3-3): Pelagotti; Doda, Lancini, Crivello, Vaccaro (dal 31′ s.t. Accardi); Langella (dal 14′ s.t. Kraja), Martin, Martinelli (dal 43′ s.t. Ficarrotta); Santana (dal 20′ s.t. Sforzini), Ricciardo 7 (dal 31′ s.t. Ambro), Felici. All. Pergolizzi

Marcatori: 1’ p.t. autogol Crivello (B), 3’ p.t. Ricciardo (P), 5’ p.t. Santana (P)

ARBITRO: Mario Perri (Roma 1).

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