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Lazio – Inter 2-1, LE PAGELLE: Young illude, Immobile e Milinkovic la ribaltano

La Lazio vince il duello contro l’Inter e vola al secondo posto. Dopo la traversa di Milinkovic-Savic, il primo tempo diventa una partita a scacchi che solo Young riesce a sbloccare dopo l’errore di Strakosha. Nella ripresa Immobile non perdona dal dischetto e il match torna in equilibrio: Inzaghi si gioca la carta Correa e alla fine l’assalto dei biancocelesti porta i suoi frutti con il gol di Milinkovic (il migliore in campo).

MARCATORI: 44′ p.t. Young (I), 5′ s.t. Immobile (L) su rigore, 24′ s.t. Milinkovic-Savic (L)

LAZIO (3-5-2): Strakosha 5,5; Luiz Felipe 6,5, Acerbi 6,5, Radu 6; Marusic 5,5, Milinkovic-Savic 7,5, Leiva 6 (dal 35′ s.t. Cataldi s.v.), Luis Alberto 6, Jony 5,5 (dal 18′ s.t. Lazzari 6); Caicedo 5 (dal 18′ s.t. Correa 6), Immobile 7.


INTER (3-5-2): Padelli 6; Godin 6,5 (dal 41′ s.t. Sanchez s.v.), De Vrij 5,5, Skriniar 5,5; Candreva 6 (dal 31′ s.t. Moses 5,5), Vecino 5,5, Brozovic 6 (dal 32′ s.t. Eriksen 6), Barella 5,5, Young 7; Lautaro Martinez 5,5, Lukaku 6.

I MIGLIORI

Immobile: Rabbioso e… glaciale. Lotta con i difensori dell’Inter su ogni pallone e quando c’è da andare dal dischetto è una sentenza (in stagione sono undici per lui le reti dal dischetto). Inarrestabile.

Milinkovic-Savic: Che fosse entrato carico lo si era capito dalla traversa colpita in avvio. Gioca una partita di grande sostanza in fase di non possesso, poi mette la firma con il gol decisivo. Per il Sergente la partita della maturità… e forse della vera consacrazione.

Young: Sarà arrivato da poco, ma sembra nell’Inter da tempo. In difesa fa il suo e in attacco si fa trovare pronto: lui inizia l’azione di contropiede, lui la chiude approfittando dell’errore di Strakosha.

I PEGGIORI

Caicedo: Un fantasma o quasi in attacco. Pochi palloni toccati, nessuna azione di rilievo da parte sua. Dei “4 tenori” dell’attacco biancoceleste è quello che fatica di più e Inzaghi decide di toglierlo, mettendo Correa.

De Vrij: Due anni dopo, una maglia diversa e… un altro rigore concesso all’avversario. Un errore che pesa nella pagella dell’olandese (beccato dai fischi dell’Olimpico dall’inizio alla fine) e che rappresenta il bivio della partita.

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