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Pelagotti: “Vorrei che le avversarie dessero tutto anche contro le concorrenti”

Il portiere del Palermo, Alberto Pelagotti, interviene in conferenza stampa per commentare la sconfitta di Licata e per rispondere alla polemica social scoppiata nel postpartita.


ORE 13.27 – In attesa che Pelagotti entri in sala stampa.

ORE 13.31 – “Prima di iniziare volevo fare le condoglianze alla famiglia di Franco, ci mancherà”.


ORE 13.32 – “Siamo soli? L’avevo già scritto dopo Cittanova, ma solo stavolta è stata presa in maniera negativa. Mi riferivo al fatto che tutte le squadre vogliono farci la “guerra”. Il re e pagliaccio? Di certo non è rivolto ai tifosi, alla società o a qualcuno del Palermo. Sarei un cogli*** a fare una cosa del genere. Avrei dovuto fare un post con i tifosi, dove li ringraziavo per la loro presenza”.

ORE 13.35 – “Rabbia per la sconfitta? Certo, la rabbia è forte: poteva essere la partita… non dico delle certezza, ma che poteva dare un’impronta forte al campionato. Abbiamo ora 9 partite: dobbiamo vincerne 7 per raggiungere l’obiettivo”.

ORE 13.36 – “Rimproveri alla squadra? Non so io che devo farli, semmai l’allenatore. Certo, abbiamo giocato un po’ sottotono; siamo entrati in campo in maniera diversa. La squadra c’è stata, ma chi gioca contro di noi riesce a tirar fuori qualcosa in più. Onestamente il campo era duro, cemento armato e ci ha penalizzato. Ma non sono alibi. Come non sono alibi pensare che le squadra ci regalino le partite. Certo mi aspetterei che facessero le stesse prestazioni anche con le concorrenti”.

ORE 13.38 – “Se analizziamo la partita c’è stato un eurogol e un nostro errore difensivo. Non sono preoccupato: dobbiamo pensare a lavorare meglio e limare i difetti per prendere meno gol”.

ORE 13.38 – “Non mi riferisco a nessuno, ma è un dato di fatto che fanno bel viso a cattivo gioco e in poi in campo è guerra sportiva: vorrei che lo facessero anche con le altre squadre”.

ORE 13.39 – “Abbiamo analizzato le occasioni con l’allenatore dei portieri: sul primo gol c’era poco da fare, sul secondo forse poteva attaccarlo ma è successo tutto in una frazione di secondo. Sono autocritico sempre, ma forse potevo fare ben poco”.

ORE 13.40 – “Come affrontiamo il Nola? Lo dobbiamo affrontare con voglia di riscatto, ma con la consapevolezza che da ora in poi dobbiamo vincere 7 partite e non possiamo più sbagliare. Lo stimolo deve essere questo, non possiamo lasciare niente al caso”.

ORE 13.41 – “Nola in forma? Certo, ma noi siamo il Palermo e conosciamo i nostri valori e il valore dell’ambiente. Lo stimolo deve essere questo, non dobbiamo avere paura di nessuno. Che sia il Savoia, il San Tommaso o il Nola. Bisogna vincere e basta”.

ORE 13.42 – “Nola in forma? Certo, ma noi siamo il Palermo e conosciamo i nostri valori e il valore dell’ambiente. Lo stimolo deve essere questo, non dobbiamo avere paura di nessuno. Che sia il Savoia, il San Tommaso o il Nola. Bisogna vincere e basta”.

ORE 13.42 – “Sederci a tavolino con i senatori? Lo facciamo tutte le settimane per confrontarci: l’esigenza (anche con i giovani) è solo quella di pensare a vincere queste 7 partite”.

ORE 13.43 – “Dove abbiamo perso la partita di Licata? Rivedendola rimpiango il primo tempo, forse ci è mancato un pizzico di cattiveria in più. Il livello tecnico è superiore, ma senza la cattiveria diventa più difficile”.

ORE 13.44 – “Il mister è stato bravo a cercare di mantenere la tranquillità e farci capire che poteva ribaltarla. Ci abbiamo provato in tutti i modi, ma stavolta non ce l’abbiamo fatta. Le critiche a Pergolizzi? Non sono io che devo giudicarlo, ma fossi allenatore avrei voglia di tirarmi la zappa sui piedi: alle volte si azzecca alle volte no. Siamo in testa da inizio campionato. C’è poco da dirgli. Ognuno può dire la sua”.

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15 thoughts on “Pelagotti: “Vorrei che le avversarie dessero tutto anche contro le concorrenti”

  1. Se il tempo che perdi sui social a sparare fissarie lo impiegassi ad esercitarti sulle uscite alte forse prenderesti meno gol da pollo… secondo me è meglio il tuo vice….

    1. Appunto! Secondo te! Per me invece Pelagotti è un ottimo portiere, oltre che un bravo professionista ed un uomo importante per lo spogliatoio.

      1. Se sei un uomo importante per lo spogliatoio, non te ne esci con certe sparate che lo spogliatoio lo potrebbero spaccare…

          1. Certo, ma io mi riferisco all’uscita sui social, se non lo hai capito….poi, in conferenza, resosi conto della fesseria detta, il giovanotto ha corretto il tiro….

          2. Io mi riferivo al commento social, poi cancellato quando si è accorto della cavolata che aveva scritto

  2. Sappiamo come funziona in queste serie. Chiaro che farei a meno delle ipocrisie mielose di certi avversari. Lo sappiamo…. Devono impegnarsi pure per battere ste robe qua

  3. Ecco spiegato il motivo della frase siamo soli. Comunque voglio dire al nostro portiere che era preventivabile questa situazione, pesino a cambiare registro e prepararsi ad affrontare ogni gara con il coltello tra i denti.

  4. le concorrenti non si chiamano Palermo – questa è la differenza fra noi e gli altri – per questo fanno festa quando palermo va a giocare da loro – ma tutto questo ha un prezzo

  5. le concorrenti non si chiamano Palermo – questa è la differenza fra noi e gli altri – per questo fanno festa quando palermo va a giocare da loro – ma tutto questo ha un prezzo

    1. Certamente non sei tu a dirmi per chi devo tifare… se poi uno è scarso, credo di essere in diritto di criticare… ribadisco che il vice di pelagotti nei fondamentali mi sembra migliore del titolare….

      1. Potrai anche avere il diritto di tifare per chi ti pare ma non raccontarmi che tifi Palermo perchè la puzza di boria bianconera arriva sino in Viale del Fante

        1. La puzza la emanano le offese verso chi è civile, forse conviene che ti lavi i denti, oltre le mani prima di toccare la tastiera… e tifo Palermo da molto prima di te, avendo una certa età….

  6. Ovvio che il riferimento di Pelagotti non è rivolto al giusto impegno ed alla carica agonistica di chi affronta il Palermo con determinazione proprio proprio per il suo blasone, bensì alle provocazioni e a tutti quegli altri mezzucci che sono antisportivi (Frosinone docet). Di certo i palermitani veri, per caratteristiche genetiche arguti e intelligenti, sono davvero pochi. La città risente troppo del provincialismo che, nel tempo, l’ha contaminata.

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