Coronavirus, club e tv rischiano: senza la ripresa, premi e diritti in fumo
La salute prima di tutto, ovviamente… ma anche l’economia del pallone rischia grosso. L’emergenza Coronavirus e il conseguente stop forzato delle competizioni rischia di mettere a dura prova il sistema calcio in Europa, che sui diritti tv e sui premi delle competizioni europee fonda parte dei propri bilanci.
Secondo un’analisi realizzata dalla Gazzetta dello Sport, i riflettori della UEFA sono puntati soprattutto sulla Champions League (un torneo che da solo ad oggi vale 2,2 miliardi – valore che si sperava di incrementare nei prossimi anni). Continuare con meno gare o partite secche comporterebbe in ogni caso delle perdite, soprattutto sul fronte diritti tv. E alla fine sarebbero colpiti soprattutto i club partecipanti, che in base ai risultati si spartiscono il c.d. “market pool”.
Il problema però non è solo europeo, ma anche interno. Anche in Serie A (ad esempio) si spera di riprendere e concludere il campionato per non perdere incassi da botteghino e soprattutto quote rilevanti dei diritti tv. In base ai contratti in essere, infatti, il numero minimo di partite da giocare (e di conseguenza trasmettere) non sarebbe ancora stato raggiunto. Senza la ripresa del campionato il rischio è di vedere diminuire le entrate pubblicitarie e gli ascolti. E di conseguenza anche la quota dei diritti tv per i club.
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E incredibile, ogni giorno trovano calciatori di serie A e altri squadroni in Europa positivi e questi di cosa si preoccupano ??? Dei soldi, sono allibito