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Coronavirus, due pazienti trasferiti a Partinico. La Cimo: “É una forzatura”

“Una tripla forzatura”. Così Angelo Collodoro, vice segretario regionale vicario della Cimo, sindacato dirigenti medici, ha definito il “viaggio” e l’arrivo al “Covid hospital” di Partinico di due pazienti positivi al Coronavirus, un uomo di 55 anni e una donna di 80 anni, che sarebbero in discrete condizioni di salute.

I due pazienti erano stati in precedenza portati di mattina all’ospedale Cervello di Palermo, ma dopo essere stati valutati dai sanitari nel triage in tenda esterna, adesso si trovano ricoverati al quarto piano dell’ospedale di Partinico, quello dedicato ai pazienti non gravi.

“Si tratta di due pazienti in respiro autonomo e paucisintomatici – afferma Collodoro -. Secondo le linee guida sarebbero potuti restare a casa in quarantena, mentre invece è stata effettuata una tripla forzatura: trasferirli da Palermo a Partinico, far visitare un paziente autonomo in discrete condizioni, autosufficiente e deambulante da due rianimatori in presenza di un pronto soccorso e, terza forzatura, ricoverarli in ospedale quando per le linee guida potrebbero stare in quarantena a casa”.


“Abbiamo assistito – sottolinea Collodoro – ad una pura operazione mediatica ma riteniamo che non si possa giocare sulla pelle degli operatori e dei cittadini occupando posti ospedalieri inutilmente”.

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