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La “spesa sospesa” come il “caffè pagato”: iniziativa di solidarietà per i più poveri

L’emergenza Coronavirus, oltre alle ripercussioni nell’ambito sanitario, sta bloccando l’Italia anche dal punto di vista economico. Molte famiglie, già in difficoltà prima della pandemia, vista la sospensione degli stipendi non riescono più a comprare il necessario per preservare la propria salute.

E’ nata così in molte parti d’Italia un’iniziativa nei supermercati italiani: la ‘spesa sospesa’. Coloro che possono permetterselo, oltre a comprare i beni di prima necessità che servono, possono anche acquistare qualcosa in più da lasciare in un carrello che, una volta riempito, andrà devoluto alle famiglie più bisognose. Un po’ come accade per tradizione a Napoli con il “caffè sospeso”

Le persone in difficoltà non dovranno presentare alcuna documentazione relativa al proprio reddito. L’accesso ai beni si baserà esclusivamente sulla ‘buona fede‘ di coloro che li richiedono.


Molte zone della penisola si sono già attivate in questa iniziativa, che se portata avanti in maniera continua può anche riuscire a evitare episodi come quelli accaduti al Lidl di Palermo, dove alcune persone pretendevano di non pagare la spesa. Situazione che ha reso necessario il presidio delle forze dell’ordine nei vari centri commerciali del capolugo.

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