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Tanti auguri, Renzo. Cento anni fa nasceva Barbera, il presidente più amato

(g.m.) Il 19 aprile di cento anni fa nasceva a Palermo Renzo Barbera, industriale e indimenticabile presidente del Palermo dal 1970 al 1980. Giuseppe Bagnati e Vincenzo Prestigiacomo gli hanno dedicato il libro “Barbera, romanzo di un presidente”, uscito da pochi giorni nelle librerie e nelle edicole. A Stadionews ci raccontano la storia e il perché di questo libro che regala ai tifosi episodi inediti della vita di Renzo Barbera e foto mai viste prima. Un “regalo” per i nostri lettori di cui li ringrazio.

Quando è morto Renzo Barbera, suo figlio Ferruccio ci ha chiesto di scrivere un libro sul padre. Uno (Vincenzo Prestigiacomo), amico di lunga data, aveva raccolto a più riprese il racconto della vita di Renzo dalla sua voce. L’altro, compagno di scuola di Ferruccio alle elementari, aveva seguito da vicino per il Giornale di Sicilia i dieci anni della presidenza di Barbera.

Conoscere bene il personaggio di cui avremmo scritto costituiva una buona base di partenza, ma non poteva bastare. Non volevamo scrivere un libro celebrativo né lasciarci influenzare dalla amicizia che ci legava a Barbera.


Questa biografia è soprattutto un racconto: la vita di Renzo raccontata da lui stesso, le testimonianze di chi lo ha frequentato negli anni della sua vicenda sportiva, dalla Juventina al Palermo e alla polisportiva rosanero.
Ma prima della parte autobiografica di Barbera, c’è la storia dei suoi antenati: il capostipite Lorenzo Barbera, deputato al Parlamento nel 1913. Suo figlio Pino sposa Maria Rutelli: diventeranno i genitori di Renzo.

Che il calcio e il Palermo saranno la grande passione il piccolo Renzo lo scoprirà a dieci anni, nel 1930, quando il padre Pino lo porta a vedere Palermo-Fiorentina. L’infanzia e la gioventù di Renzo sono scandite anche da altre passioni: la corsa podistica, il rugby. Ma il calcio viene prima di tutto con le indimenticabili partite a Villa Barbera con i figli dei vaccari che lavoravano nell’azienda paterna.

E il calcio continuerà ad essere parte integrante della sua vita, quando a 31 anni fonda la Juventina, la squadra dilettantistica che arrivò in serie D e che ha sempre occupato un posto privilegiato tra le passioni di Barbera. Ne raccontano Pippo Tranchina, Pino Caramanno e Gino Raffin.

Quindi il Palermo, prima come dirigente poi dal 1970 come presidente. Barbera aveva ereditato una situazione economica al limite del dissesto: ne condizionerà pesantemente i dieci anni della sua gestione. Ma per lui non era una priorità, l’importante era soprattutto far felici i tifosi, voler bene ai propri giocatori. Durante il periodo della sua presidenza aveva instaurato con la gente un grande rapporto di affetto e i tifosi vedevano in questo personaggio non un presidente, ma un uomo che voleva bene a Palermo e alla sua squadra, che dava il massimo tanto da ipotecare la villa di famiglia per far fronte alle esigenze della società.

Abbiamo scelto un personaggio a stagione per farci raccontare il Barbera presidente: Vanello, Ferrari, Biagini, Magistrelli, Majo, Trapani , Chimenti, Citterio e Silipo. Ma nel racconto di quei dieci anni ci sono altre storie, curiosità, personaggi. Non potevano mancare le testimonianze di Ignazio Arcoleo, che è stato giocatore della Juventina prima e del Palermo poi, di Silvio Palazzotto, molto più di un semplice segretario, di Luca di Montenzemolo, che ha conosciuto da giovane Barbera a Cortina e lo ha nominato capo del Col palermitano per Italia 90.

Non abbiamo trascurato l’aspetto statistico pubblicando risultati e marcatori di campionato e coppa Italia dei 10 anni di Barbera.
Leggendo questo libro e guardando le 140 foto si avrà la conferma che Barbera continua ad essere ricordato e amato, non soltanto perché lo stadio porta il suo nome.

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