25 aprile 2019, porte aperte al “Barbera”: ecco Arkus, l’inizio… della fine
L’inizio… della fine. Il 25 aprile 2019, esattamente un anno fa si aprivano le porte aperte del Barbera per il Palermo Delio Rossi, dopo che (la sera prima) il club rosanero aveva annunciato l’accordo raggiunto da Daniela Angeli per cedere le quote ad Arkus e ai Tuttolomondo, con closing da realizzare entro il 6 maggio.
Il racconto di quella giornata trova oggi spazio anche sul Giornale di Sicilia, con Benedetto Giardina che amaramente scrive: “Allo stadio i tifosi si sentirono salvi. Peccato che il peggio, per loro e per il Palermo, stesse materializzandosi proprio in quelle ore”.
La decisione di chiudere con Arkus (rappresentata dall’advisor Vincenzo Macaione, affiancato da Lucchesi) era stata presa da Daniela de Angeli, mentre già si parlava di un Rino Foschi incline a rifiutare la proposta della nuova proprietà: il divorzio si sarebbe consumato solo nelle settimane successive, a regular season di B conclusa. Un accordo tra Palermo e Arkus siglato dopo l’interruzione dei contatti con York Capital, che riteneva rischioso sul piano legale coinvolgere nell’accordo anche la controversa Mepal. Le condizioni poste da York non furono accettate e ciò divenne un ostacolo insormontabile.
E poi ci fu l’allenamento a porte aperte al Barbera: all’ingresso della squadra in campo, i tifosi applaudirono e fecero sentire il calore rosanero soprattutto al tecnico, a Delio Rossi. Una risposta di tifo notevole nonostante la giornata di festa. Tanti i cori per la squadra e la richiesta è una sola: quattro vittorie per la Serie A. Cori di disapprovazione invece per Daniela De Angeli, pur con la speranza (o illusione) di poter tornare in massima serie. E invece, fu l’inizio della fine.
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