Martin, una fuga d’amore di 3300 km in auto
Malaury Martin è riuscito a riunire la sua famiglia. Dopo aver passato la quarantena da solo, a Palermo, il centrocampista francese è partito per un lungo e rocambolesco viaggio con lo scopo di riportare in Sicilia la moglie Bianca e i figli William e Leonardo, ancora piccolissimi.
Salvatore Geraci, sulle pagine del Corriere dello Sport, racconta la storia, che inizia con il noleggio di un Suv, poi dritto a Montecarlo, munito di autocertificazione e con l’autorizzazione del club. Siamo quasi a Pasqua, 3.300 km, tra andata e ritorno. Per mangiare, ha sistemato dei panini in un cestino, il suo albergo è lo spiazzale dell’autogrill. Strategie per non lasciare quasi mai l’abitacolo.
Martin si ferma poco a Montecarlo e con tutta la famiglia riparte per Palermo. Una volta in città, con l’ausilio dello staff medico, tutta la famiglia attua il protocollo sanitario previsto dalle direttive nazionali e regionali e si registra sul sito della Protezione Civile comunicando lo spostamento all’ASP.
Poi, dopo essere stati sottoposti a quarantena, l’attesa risposta: i tamponi danno esito negativo. Missione compiuta, dunque. Finalmente, tutti a casa, come Sforzini che ha avuto l’autorizzazione di fare arrivare la compagna Sara e il figlio Marcello già sottoposti a quarantena e tampone con esiti uguali.
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