Palermo, Di Piazza si dimette da vicepresidente: ecco cosa è successo in CdA
Tony Di Piazza non è più il vicepresidente del Palermo. La notizia è stata annunciata dal club rosanero in un comunicato stampa (firmato da Dario Mirri) che riferisce l’esito del c.d.a svoltosi oggi.
—-> DI PIAZZA: “DISPONIBILE A VENDERE”
Di Piazza mantiene il ruolo di consigliere ma le dimissioni dalla carica di vicepresidente vengono motivate (si legge nella nota) con “alcuni fraintendimenti, probabilmente conseguenti anche alla distanza, rispetto ai ruoli e compiti interni alla Società”. Un riferimento evidente al ruolo dello stesso Di Piazza ma anche a quello di Gianluca Paparesta.
Un “fraintendimento” che in qualche modo era stato preannunciato da quel battibecco (apparentemente banale) tra Di Piazza e Sagramola, proprio a proposito del ruolo di Paparesta nell’ingaggio di Mattia Felici. Mirri comunque dice che tali dimissioni non avranno “alcuna ripercussione operativa“. In quanto al budget, esso è stato riconfermato interamente e all’unanimità.
IL COMUNICATO DEL PALERMO
Il Consiglio di Amministrazione di SSD Palermo del 26 maggio ha approvato il Regolamento sulla sicurezza in tema di emergenza sanitaria ed approfondito ulteriormente ogni considerazione sul Centro sportivo ritenuto prioritario per il migliore sviluppo della nostra Società, l’intera area metropolitana ed i tifosi. Il Consiglio, inoltre, ha avuto modo di riaffrontare il tema del budget dei prossimi due anni che, a seguito dell’emergenza sanitaria, è stato messo all’ordine del giorno su istanza del Consigliere Tony Di Piazza. Su richiesta del Presidente, il budget è stato riconfermato interamente ed all’unanimità. In seno al Consiglio, ancora e tra le altre cose, l’Amministratore Delegato ha ulteriormente aggiornato i Consiglieri in merito all’attività svolta.
Nella medesima seduta, il Consiglio ha preso atto ed accettato le dimissioni di Tony Di Piazza da Vice Presidente della Società (dove ha mantenuto il ruolo di Consigliere). Dimissioni preannunciate e che muovono da alcuni fraintendimenti, probabilmente conseguenti anche alla distanza, rispetto ai ruoli e compiti interni alla Società.
Il nuovo Palermo è stato progettato e organizzato secondo un preciso assetto aziendale, con regole ben definite, secondo specifiche competenze e rispetto anche istituzionale. Ed è proprio la tutela di questi ruoli e competenze, del resto, che ha consentito quest’anno, grazie anche al prezioso lavoro svolto dall’Amministratore Delegato, il raggiungimento di prestigiosi risultati (tra i quali l’allestimento della squadra e dello staff tecnico in appena due settimane, il primo posto in classifica per tutto il campionato, un numero record di abbonati, ecc.) e, si spera, dei traguardi prefissati, per il che la Società ritiene di dover stare in rispettosa attesa di conoscere le determinazioni che le Autorità di governo del calcio andranno -è da ritenere a breve- ad adottare.
Il Palermo perseguirà sempre gli obiettivi che stanno a cuore ai propri tifosi, fondando ogni decisione su correttezza, rispetto e trasparenza. Ogni scelta operativa, in una logica di legittima responsabilità dei ruoli aziendali, sarà dunque finalizzata esclusivamente al raggiungimento dei risultati societari e sportivi e ciò, ovviamente, già a partire dalla prossima stagione sulla quale l’Amministratore Delegato sta già alacremente lavorando.
Le dimissioni, ovviamente, non avranno alcuna ripercussione operativa sulla Società posto che tutte le deleghe sono state sin dall’inizio attribuite e riservate all’Amministrato Delegato.
Dario Mirri
Presidente SSD Palermo
LEGGI ANCHE
PELAGOTTI: “IL TRAGUARDO É VICINO”
SANTANA: IL FUTURO E’ ROSANERO
Le dimissioni di Di Piazza da Vice Presidente hanno tutta l’aria di possibili prossime dimissioni anche dalla compagine societaria con disimpegno economico.
Era prevedibile, data la gestione a distanza, per interposta persona (Paparesta) e la considerazione che possibilmente ha Sagramola di Di Piazza. La speranza è che MIRRI abbia la capacità economica di sostenere da solo il Club e raggiungere la promozione in 1 solo anno dalla SERIE C alla B. Al di là dei comunicati stampa sul budget confermato, con l’apporto economico di Di Piazza (che uscirà dalla Società, invece, presto).
Vi siete inventati anche l’intrigo Paparesta? ahahh
Dove lo vedi questo Paparesta?
Primo atto x lasciare la società?
In pratica comanda sagramola, okkio mirri che senza i soldi di DI Piazza nn vai da nessuna parte
Ma. Che cazz significa
Bene, meno uno. Il “principe rosanero” (senza corona) quando si dimette? Almeno la smettiamo con questa pagliacciata.
Già
Direttore lo chiedo a lei ma possibile che siamo sempre alle solite? Che cosa vogliono dire queste dimissioni? Di piazza era il socio forte come si reperiranno le risorse per fare una squadra veramente competitiva? Ma perche dove va Paparesta non cresce più l’erba? E peggio di Lucchesi
Mi sembra un commento un po’ confuso. Che c’entra Paparesta che è un dipendente? Se Di Piazza ha dato un segnale immagino che non sia contento del ruolo che gli è stato ritagliato in questo anno (gm)
Monastra sta con l’orto e zappa i frati…
Non conosco questo modo di dire, che significa? (gm)
Mi dispiace molto, però rimango sempre fiducioso.
Penso e spero che Mirri fara un comunicato in tempi brevi per chiarire la situazione, prima che la polemica diventi incontrollabile. Dispiace per Di Piazza perché era un personaggio simpatico e spero che la notte porterà consiglio per eventuali ripensamenti ?
Il comunicato della società riportato in questo pezzo è stato firmato da Dario Mirri (a.z.)
L’importante è che resta Dario mirri, nipote del Presidentissimo Renzo Barbera e grande tifoso del Palermo. A tutti risulta che di piazza era interista prima di diventare vicepresidente del Palermo e ovviamente diventare tifoso del Palermo. Forza Mirri!
Si resterà con lo stadio vuoto in serie C se non riesce a centrare subito alla promozione in serie B.
Valutando le risorse economiche del Presidente MIRRI, ormai come unico proprietario della Società, l’unica salvezza serbbe quella di una SERIE C ancora da DILETTANTI o SEMIPROFESSIONISTI. Con questa Riforma, MIRRI potrebbe ancora barcamenarsi per 1 anno e puntare alla SERIE B. Dopo STOP.