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Trapani, Petroni: “I conti bloccati ci frenano. Non siamo in grado di ripartire”

La situazione in casa Trapani è delicata e a darne la conferma è anche il patron, Fabio Petroni. I conti correnti della società, infatti, sono bloccati dal pignoramento messo in atto dalla precedente proprietà, la FM Service. L’udienza è stata fissata per l’17 giugno, ma il club vuole anticipare.

“Saremo penalizzati da questa situazione – afferma in un’intervista per ‘TrapaniSi Live’,– perché ci costringe purtroppo a ridurre o a volte interrompere la necessaria preparazione. Chiediamo alla Procura di intervenire in modo scrupoloso attento e tempestivo per quella che rappresenta la vera punta di un iceberg di quello che abbiamo subìto e di tutte le cose che qualcuno ha combinato. Non siamo in grado di continuare a mantenere i nostri tesserati per riprendere il campionato alla pari degli altri. Abbiamo fatto istanza di anticipazione per il 3 o 4 giugno”.

“Se un nostro sponsor avesse fatto il proprio dovere a metà marzo non avremmo avuto il deferimento – continua – dato che anche col blocco dei conti saremmo riusciti a sistemare la situazione legata alle mensilità dei dipendenti. Comunque siamo quasi riusciti a chiudere la situazione ugualmente con una minima rimanenza e una eventuale decisione da parte degli organi competenti risulterebbe oltremodo penalizzante, facendo apparire inadempiente, soltanto per un lieve ritardo, una società come il Trapani che ha sempre ottemperato puntualmente alle scadenze federali”.


E sul futuro, dice: “Stiamo interloquendo con una società di impianti industriali che opera in tutto il mondo rappresentata dal dottor Gaetano Cutrufo con cui abbiamo rapporti cordiali. Ci farebbe piacere se la sua azienda entrasse nel Trapani. Già sta lavorando con noi per tutti gli interventi strutturali che necessitano previsti nel budget dei lavori del 2020. Spero che questo dialogo porti in granata la realtà importante di un gruppo che ha un fatturato molto elevato in tutto il mondo”.

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