Pastore si confessa: “A Palermo ero un leader, dopo non ho giocato più da stella”
Parla Javier Pastore. Il giocatore della Roma ha parlato a TyC Sports della sua carriera, decollata a Palermo e poi purtroppo stabilizzatasi gli anni seguenti.
“Non ho mai avuto la mentalità per essere il numero uno. Gioco al calcio come l’ho sempre fatto quando ero bambino, pensando a divertirmi. Potevo fare di più, quando sono andato a Parigi venivo da un anno molto positivo al Palermo, dove ero un leader dentro il campo”.
“Quando sono arrivati giocatori come Ibra – confessa Pastore – che si è preso tante responsabilità all’interno del gruppo, ho smesso di giocare da stella“.
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Non possono più tornare a Palermo dopo che si sono abituati a guadagnare cifre assurde senza nemmeno poi veramente meritarseli. Quindi va bene spendere belle parole ma poi, quando si passa ai fatti, meglio Roma, PSG, o qualunque altra grande con ingaggio milionario e magari stando in panchina che stare a Palermo da leader , titolare, ma con uno stipendio da operaio. Sono tutti uguali, di Gigi Riva non ce ne sono più.