Fiorentina – Torino 1 – 0, LE PAGELLE: Sirigu miracoloso, Chiesa decisivo
FIORENTINA – TORINO 1 – 0 | Marcatori: 33′ s.t. Castrovilli (F)
La Fiorentina apre il campionato di Serie A 2020/21 battendo il Torino. La squadra di Iachini conquista i primi tre punti grazie a una rete di Castrovilli su assist di Chiesa.
Il primo tempo è equilibrato e vede i padroni di casa partire meglio, mentre gli uomini di Giampaolo carburano col passare dei minuti sfruttando il possesso palla. Entrambe le squadre creano buone occasioni ma è nel finale di frazione che arriva la più grossa, con Sirigu costretto a sfoderare una parata clamorosa su un colpo di testa di Kouamé.
Nella ripresa è quasi un monologo della Fiorentina, con il Torino che cala vistosamente sul piano fisico e non riesce più a far girare la palla. Il gol della vittoria arriva però solo nella seconda parte di tempo, grazie a una percussione di Chiesa e alla finalizzazione di Castrovilli.
FIORENTINA (3-5-2): Drągowski 6.5; Milenkovic 6, Ceccherini 6, Caceres 6.5; Chiesa 6.5 (dal 38′ s.t. Lirola s.v.), Bonaventura 6 (dal 34′ s.t. Borja Valero s.v.), Duncan 6, Castrovilli 6, Biraghi 6.5 (dal 43′ s.t. Venuti s.v.); Ribery 6 (dal 34′ s.t. Vlahovic s.v.), Kouamé 5.5 (dal 43′ s.t. Cutrone s.v.).
TORINO (4-3-1-2): Sirigu 7.5; Izzo 5.5 (dal 42′ s.t. Vojvoda s.v.), Bremer 6.5, Nkoulou 5.5, Ansaldi 5; Meité 6 (dal 24′ s.t. Lukic 6), Rincon 5.5, Linetty 6 (dal 42′ s.t. Millico s.v.); Berenguer 5.5 (dal 23′ s.t. Verdi 5.5); Belotti 6, Zaza 5.
I MIGLIORI
Chiesa: gioca un bruttissimo primo tempo, schierato largo a destra nel centrocampo a 5, ma nella ripresa è decisivo. Spinge con qualità e sforna un assist d’oro per Castrovilli, che deve solo mettere il piede.
Sirigu: miracoloso. L’ex Palermo salva il risultato nel finale di primo tempo con una parata clamorosa su Kouamé, dimostrando di essere ancora un super portiere. Per il resto è sempre attento ed è anche molto impegnato con i piedi, dato lo stile di gioco del tecnico Giampaolo.
I PEGGIORI
Ansaldi: nel primo tempo controlla con tranquillità e imposta anche bene, ma quando si sveglia Chiesa sono dolori. In occasione del gol si fa superare con troppa facilità.
Zaza: sempre il “solito”. Tanta corsa e impegno ma nel momento decisivo sbaglia la scelta o la conclusione.
LEGGI ANCHE