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Aic, Calcagno: “Stato di agitazione. Dichiareremo lo sciopero”

Parla Umberto Calcagno. Il vicepresidente dell’Aic è stato ospite a TrmWeb.it e ha parlato della difficile situazione della Serie C, soffermandosi in particolare sul caos a Trapani.

Noi stiamo monitorando la situazione del Trapani da diverse settimane – ha affermato -. Le norme federali approvate alla fine del lockdown dicono che ci sarà una task force per tutelare la situazione. Ancora di più oggi che siamo costretti a convivere con questa emergenza”.

“Non credo ci siano calciatori sindacalizzati, ma persone che hanno famiglie e figli e devono tutelarle – continua Calcagno -, vedremo se tutto quanto è stato denunciato avrà seguito. Abbiamo una federazione che vigila e non ci saranno problemi. Al di là dei rischi di un campionato falsato con una formazione che non è riuscita a fare mercato e garantire le minime indicazioni sanitarie, potrebbero esserci conseguenze a livello disciplinare“.


“Dispiace perché abbiamo fatto tanti sforzi per riprendere in sicurezza e questa situazione fa male a tutto il sistema. Ci sono ricorsi inoltrati e vedremo quale esito daranno. Fuori di dubbio che se la situazione dovesse proseguire, le conseguenze a livello contrattuale potrebbero esserci“.

“Sciopero del 27? Lo stato di agitazione è confermato, nei prossimi giorni dichiareremo lo sciopero. Come avrete letto anche sui media non c’è interlocuzione con la Lega Pro e ci sono idee di politica sportiva differenti. Stiamo creando delle illusioni a centinaia di ragazzi. Le liste a 22 sono una forzatura che non ha correlazione con la valorizzazione. E’ una norma che serve ad abbassare il livello tecnico del nostro campionato. Non vedo alternative allo sciopero nonostante il momento delicato. Non ci si può approfittarsi di questa situazione che non creerà un plusvalore per i giovani e le società coinvolte“.

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