Dietrofront Agnelli: “La Superlega non può andare avanti”
E alla fine è arrivato anche il dietrofront di Andrea Agnelli sulla Superlega, a sole 48 ore dalla nascita del progetto. Il presidente della Juventus – fra le fondatrici del torneo elitario – è stato intervistato da Reuters e, alla domanda se il progetto potesse ancora realizzarsi dopo le numerose uscite (Inter, Atletico e i sei club inglesi), ha detto: “Per essere franchi e onesti no, evidentemente non è così”. Agnelli ha continuato: “Rimango convinto della bellezza di quel progetto”.
Cambia completamente il quadro della situazione in una sola notte. Agnelli, infatti, intervistato da Repubblica e Corriere dello Sport ieri (dichiarazioni poi superate dai fatti della scorsa notte) aveva dichiarato che la Superlega fosse “un patto di sangue”, ma la decisione dei club inglesi, che componevano il 50% dei partecipanti, seguita poi dall’Atletico Madrid e dall’Inter, ha fatto cambiare idea al dirigente bianconero.
Resta ancora da capire cosa decideranno di fare le società che non hanno abbandonato il progetto e soprattutto cosa dirà Florentino Perez, presidente del Real Madrid e numero uno della Superlega.
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Ma questo “signore” veramente avrà il coraggio di farsi vedere in giro dopo questa ricchissima figura di me*da?
In un mondo normale in questi casi ci si dimette.
Amico, certi personaggi, in un paese civile, le strisce che tanto gli piacciono le indosserebbero h24. O ‘cciarduni però.
Ma soprattutto, visto che la Juve come altre squadre è super indebitata, e sperava in questa boccata di ossigeno per sopravvivere, la faranno fallire?
L’unica strada resta il ridimensionamento delle spese; se tutto il calcio è sull’orlo del fallimento, da chi potrà andare un Donnarumma o un Ronaldo che non accetta il contratto che gli offrono? Da nessuno, e allora si potrà vedere un calcio migliore senza rendere milionarie delle persone che, in fondo, sanno solo giocare bene a pallone!