Tifosi allo stadio, green pass obbligatorio: capienza al 50%
Dal 6 agosto il green pass sarà obbligatorio, per chi ha compiuto 12 anni, per poter partecipare alle manifestazioni sportive, sia al chiuso che all’aperto. È questa la decisione presa dal Consiglio dei Ministri, oggi 22 luglio, in merito alla gestione degli eventi – non soltanto riguardanti lo sport – in modo da evitare assembramenti.
Il certificato dunque sarà necessario per accedere agli stadi, che comunque non potranno essere pieni al 100%: in zona bianca gli spalti degli impianti all’aperto potranno essere riempiti a metà, mentre quelli al chiuso al 25%. In zona gialla il limite massimo cala invece a massimo 2.500 persone all’aperto e 1.000 al chiuso (e comunque non oltre il 25% in entrambi i casi).
Anche palestre e piscine richiederanno il green pass per permettere l’ingresso agli atleti. Fra gli eventi che lo richiedono vi sono anche cinema, spettacoli a teatro ed altro.
IL PROVVEDIMENTO IN MATERIA DI EVENTI SPORTIVI
“[…] Per la partecipazione del pubblico sia agli eventi e alle competizioni di livello agonistico riconosciuti di preminente interesse nazionale con provvedimento del Comitato olimpico nazionale italiano e del Comitato italiano paralimpico, riguardanti gli sport individuali e di squadra, organizzati dalle rispettive federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate, enti di promozione sportiva ovvero da organismi sportivi internazionali sia agli eventi e le competizioni sportivi diversi da quelli citati si applicano le seguenti prescrizioni:
In zona bianca, la capienza consentita non può essere superiore 50 per cento di quella massima autorizzata all’aperto e al 25 per cento al chiuso.
In zona gialla la capienza consentita non può essere superiore al 25 per cento di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non può essere superiore a 2.500 per gli impianti all’aperto e a 1.000 per gli impianti al chiuso. Le attività devono svolgersi nel rispetto delle linee guida adottate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per lo sport, sentita la Federazione medico sportiva italiana, sulla base di criteri definiti dal Comitato tecnico-scientifico”.
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