Repubblica – “Palermo Primavera, Capodicasa: rinnovo ed esonero”
“Non c’è una spiegazione tecnica dietro l’esonero dell’allenatore della Primavera del Palermo Antonello Capodicasa”. Questo l’incipit di Valerio Tripi nell’edizione odierna di Repubblica. Il giornalista commenta l’addio del tecnico che aveva comunque conquistato con la sua squadra il secondo posto in campionato con un bottino finale stagionale di sette vittorie, sei pareggi e una sola sconfitta.
Il lavoro di Capodicasa non è in discussione, quindi, visto che è riuscito a portare anche calciatori pronti in prima squadra come Enrico Mauthe, Giacomo Corona – entrambi 2004 – e il portiere Giuseppe Misseri, classe 2003. Sarebbe dovuto essere in ritiro anche Aziz Toure, classe 2002, ma era assente per infortunio: in questi giorni si è però aggregato alla prima squadra.
Per questi motivi per Capodicasa era arrivato il prolungamento del contratto, ma a cinque giorni dalla firma tutto è cambiato. L’allenatore è stato chiamato in sede ed è stato “silurato” per scelta tecnica. Al suo posto Stefano Di Benedetto che si è liberato dal Parma. Adesso il tecnico, a meno di rescissione, potrebbe rimanere fermo.
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Ma a parte dietrologie varie velatamente presentate ma come sempre non dimostrate e spiegate, ma non può essere che Rinaudo abbia ritenuto il nuovo tecnico Di Benedetto superiore al precedente ? Le cose o di sanno e si raccontano o inutile lanciare dubbi e sospetti.
Cioè 5 giorni prima gli rinnovano il contratto e trascorse 120 ore hanno capito che non andava bene??? Io penso che a casa debbano andare i dirigenti!!!!!!!
Peggio dei pecorai!
Quando si rinnova (o prolunga) un contratto, si rinnova una vicendevole fiducia. Venire meno all’impegno preso e, in precedenza, persino pubblicizzato non depone certamente a favore di chi ‘tradisce’ quell’impegno.
La parola data, un tempo, valeva più di qualsiasi impegno scritto (ricordate la famosa stretta di mano tra le parti?), oggi, ne prendo atto, non è più così. Non lo è (almeno) per i dirigenti del Palermo che già nell’esonero del precedente allenatore della prima squadra (Boscaglia) non avevano brillato per stile e correttezza.
Potete girare la frittata come volete, ma questo Palermo (tramite i comportamenti sindacabili dei propri dirigenti) mostra palesi limiti di carattere etico. Amen.
Figurati se solo rosanero alias giuseppe non doveva difendere la società, sempre e cmq.
non parliamo di quelli che ingaggiano allenatori con clausola antiesonero, per poi esonerarli lo stesso dopo poco e andare a causa, perdendola, per non pagarla..
Questa si che si chiama programmazione. Fenomeni da circo.
non parliamo di quelli che esonerano l’allenatore in ritiro
Sorry, ma queste considerazioni non spostano di una virgola il giudizio sulla dirigenza rosanero: Rustica progenie semper villana fuit.