Andria, pochi gol ma qualche colpaccio: trasferta delicata per il Palermo
Digerita l’eliminazione in Coppa – almeno si spera – il Palermo si prepara ad affrontare la Fidelis Andria, squadra candidata alla lotta salvezza ma reduce dal colpaccio che è valso la qualificazione ai quarti. I federiciani hanno espugnato lo Zaccheria contro ogni pronostico (2 a 3 il risultato finale), rialzando la testa dopo la sconfitta contro il Latina.
18 gol subiti, 12 punti e penultima posizione. I numeri dell’Andria raccontano di un difficile avvio di stagione. Dopo il ripescaggio in Serie C, la società sapeva che la strada sarebbe stata in salita fin da subito. Il magro bottino di 5 punti in 8 giornate è costato la panchina a Panarelli, esonerato all’indomani della sconfitta contro il Potenza e sostituito da Ciro Ginestra. Oltre ad eliminare Zeman, il nuovo allenatore ha di poco alzato la media punti: 4 in 4 giornate. Sul piano tattico non è cambiato molto. È rimasto il 3-5-2 della vecchia gestione, spesso cambiato con la variante 3-4-1-2.
Da Panarelli a Ginestra il cammino della squadra è un mix di gioie e dolori, che da un lato la costringono in piena zona retrocessione, dall’altro mostrano come i biancazzurri abbiano una certa tendenza a stravolgere i pronostici. La vittoria sul campo del Foggia non è l’unico colpaccio della stagione. L’Andria ha esordito eliminando il Bari dalla Coppa Italia Serie C – 0 a 1 al San Nicola – e alla 1a giornata ha ottenuto un buon punto contro la Juve Stabia. Ha proseguito il cammino in Coppa aggiudicandosi anche l’altro derby con la Virtus Francavilla, ha battuto in trasferta il Campobasso, vinto in casa contro la Turris e pareggiato con l’Avellino.
Agli uomini di Ginestra manca la qualità per alzarsi di livello, ma non la testardaggine che serve per rimanere aggrappati con le unghie e con i denti alla categoria. I problemi però sono soprattutto in avanti. Sono solo 9 i gol segnati in campionato, distribuiti fra 3 centrocampisti, 3 difensori (due volte Benvenga) e 2 attaccanti.
In estate qualche rinforzo è arrivato. L’acquisto di Di Piazza è stato salutato con grande entusiasmo, e l’esperienza dell’ex attaccante di Catania e Lecce ha fatto la differenza contro il Foggia – sua la doppietta che ha lanciato l’Andria ai quarti -. Il giocatore non ha però ancora ritrovato la condizione dopo gli acciacchi sofferti a inizio stagione. Il tecnico ha a disposizione anche Bubas e Alberti, che allo Zaccheria ha schierato con successo dal primo minuto, sostituendo poi l’argentino con Di Piazza al 56’.
Filippi dovrà affrontare con molta cautela questa seconda trasferta consecutiva. Di punti deboli l’Andria ne ha tanti, ma in partite come questa ciò che può fare la differenza è l’approccio. Il blitz di Foggia ha galvanizzato tutto l’ambiente, l’Andria ce la metterà tutta per fermare un’altra grande, ed è oltremodo ragionevole aspettarsi una grossa spinta da parte dei tifosi. Il Palermo non può permettersi di guardarsi alle spalle, l’eliminazione è acqua passata e in palio ci sono i 3 punti che servono a tenere quantomeno il passo del Catanzaro, che si prepara ad ospitare il Messina di Eziolino Capuano.
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