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Champions League, il regolamento in caso di parità: i criteri per i gironi, cosa succede

Champions-League

La fase a gironi di Champions League entra nel vivo e oltre alle classifiche da tenere d’occhio è anche il regolamento, soprattutto nel caso in cui due (o più squadre) arrivino a pari punti.

Ma cosa succede in caso di parità? Cosa dice il regolamento della Champions League in proposito? Quali sono i criteri da applicare?

 

I CRITERI IN CASO DI PARITÀ

Ecco i criteri da applicare nell’ordine in caso di parità di punti in classifica fra due o più squadre:


– Punti ottenuti negli scontri diretti

– Miglior differenza reti negli scontri diretti

– Maggior numero di gol segnati negli scontri diretti

NOTA – SOLO IN CASO DI TRE O PIU’ SQUADRE A PARI PUNTI: qualora alcune delle squadre coinvolte siano ancora in parità, i primi tre criteri si ri-applicano di nuovo solo alle squadre ancora in parità. In caso di ulteriore parità si passa ai criteri successivi:

– Miglior differenza reti complessiva

– Maggior numero di gol segnati nel girone

– Maggior numero di gol segnati in trasferta nel girone*

– Maggior numero di partite vinte nel girone

– Maggior numero di vittorie in trasferta nel girone

– Miglior disciplina nell’arco del girone (prevale la squadra con il minor punteggio relativi ai cartellini: giallo 1 punto; rosso 3 punti; espulsione per doppio giallo 3 punti)

– Miglior coefficiente per club Uefa

*NOTA BENE – Poiché è stata abolita la regola dei gol in trasferta nei match ad eliminazione diretta, la Uefa ha deciso (VEDI QUI) che i gol segnati fuori casa NON sono più un criterio di cui tenere conto anche nel girone se nell’ambito di un singolo scontro diretto.

Allo stesso tempo però, resta valido per la UEFA il criterio del “Maggior numero di gol segnati in trasferta nel girone” qualora due o più squadre siano pari in tutti i criteri precedenti.

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