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Ghirelli: “Il Palermo? Il centro sportivo è la base per un futuro solido”

Formare i giovani e investire in stadi e impianti come nuova forma di “centralità urbana”. Questi i temi ribaditi dal presidente di Lega Pro Francesco Ghirelli nell’intervallo del match Primavera contro il Foggia al “Pasqualino” di Carini. E intervistato dal Palermo FC, Ghirelli si sofferma anche sul futuro centro sportivo rosanero: “Stamattina abbiamo visitato l’area insieme al presidente Dario Mirri e mi sembra ci siano tutte le basi per costruire un futuro solido, a partire proprio dal settore giovanile”.

Sul tema impianti Ghirelli aggiunge: “Per eliminare le differenze tra Nord e Sud bisogna sfruttare i fondi del PNRR e fare degli stadi una nuova centralità urbana. Non parlo solo di calcio, ma anche tutto di tutto il processo legato alla digitalizzazione e alla transizione ecologica”.

In merito al campionato Primavera invece sottolinea l’importanza di stabilizzare il meccanismo di promozioni e retrocessioni: “Serie A e Serie B hanno accettato questo percorso formativo e che dà la possibilità di arrivare fino anche in Primavera 1. Il punto da fondamentale da cui dobbiamo partire è quello di sviluppare e formare i talenti del calcio italiano: spesso ci dimentichiamo che facciamo i complimenti a Mancini ma poi non c’è un campionato italiano che gioca con quel sistema. Poi è normale che qualche delusione può arrivare. Il Palermo? Qui già qualche giovane si è formato, tipo Lucca. E forse ne intravedo qualcun altro già oggi. Ma per ora non dico niente…”.


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7 thoughts on “Ghirelli: “Il Palermo? Il centro sportivo è la base per un futuro solido”

  1. Parole. Sempre parole per sfornare aria fritta . Intanto lo stadio è obsoleto e non viene ammodernato dal 90 e di centro sportivo si parla da secoli e il Palermo continua ad allenarsi dove capita

    1. Caro amico tifoso ti é piaciuta l’espressione dell’Aria Fritta ? Specialità Siciliana diffusissima nella nostra martoriata città e in tutta l’isola naturalmente…Il discorso poi si potrebbe allargare all’intero paese Italico… Noi magari concentriamoci solo su Palermo… ti pare normale che si é dovuti andare a Torretta per trovare un’area da destinare ad uso sportivo ? Un progetto cosi entusiasmante come un centro sportivo per gli allenamenti della nostra Squadra si poteva trovare un posto in città? Ma dov’é il verde a Palermo ? E’ vero che non siamo a Londra, dove tra calcio é rugby si contano 15=quindici stadi, poi ci sono gli altri sports… Non vogliamo certo neanche pensare a quei livelli, ma un minimo in piu’ si poteva e doveva fare, si potrebbe ancora, se solo volessero…Come se non ci fossero aree abbandonate, edifici lasciati al vandalismo e al disfacimento, aree che si potrebbero recuperare, la lista sarebbe molto lunga tra Palermo e provincia. Ricordo, nella mia infanzia, vivevo in una zona dove dietro la scuola media c’era una meravigliosa struttura ospedaliera che ci avrebbero invidiato in tutta Europa, era attrezzatissima, non mancava nulla di nulla, poi quando era tutto pronto e si aspettava solo l’inaugurazione, chissà come, chissà perché, i capoccioni del governo comunale aspettarono e poi aspettarono finché l’ospedale da sogno divento un’altra « cattedrale nel deserto » luogo di degrado, e di abbandono, l’ospedale dove spariva tutto : dai sanitari, agli alambicchi, ai letti, alle panchine, alle aiuole, alle modernissime attrezzature fino ai proverbiali chiova ri muri…divenne un luogo dove i tossici potevano tranquillamente andare a nascondersi. Borgo Nuovo, simbolo e metafora della città intera, è diventato nel nascondimento il quartiere col maggior numero di occupazioni abusive. Non c’è struttura abbandonata dal pubblico che non sia stata trasformata in appartamenti abusivi, verande, gabbie per allevamenti di cani e galline. Si stima che almeno un centinaio di famiglie vivano così, di espedienti, in locali che un tempo furono aule scolastiche, asili d’infanzia realizzati con fondi europei, strutture a supporto di campetti sportivi avviati alla distruzione, campetti di calcio, da pallamano, palestre, perfino villette costruite dall’Opera pia cardinale Ruffini per accogliere gli anziani. Ci sono generazioni che hanno conosciuto solo case abusive, che a scuola studiano le regole della legalità mentre in famiglia respirano illegalità dalla nascita. Ampie distese di verde tra una palazzina e l’altra, oggi vere e proprie discariche a cielo aperto, nella maggior parte dei casi nessuno sa a chi appartengano. La battaglia infinita tra Istituto autonomo case popolari ed amministrazione comunale ha condannato il quartiere più verde di Palermo al record di spazi abbandonati, sede di ogni sorta di malaffare e mai diventati una risorsa per i residenti.
      Quali sono le ragioni di questa noncuranza ? Si potrebbero scrivere pagine e pagine su questo atteggiamento da parte della « stanza dei bottoni », non libri ma enciclopedie…Volere é potere, volendo un permesso per cambio di destinazione d’uso per un edificio o un area non é da paragonare ai piani di costruzione per testate nucleari cosi complicate da concepire e d’assemblare…D’altronde, se neanche i nostri cari defunti trovano un posto dove far riposare le stanche ossa, perché meravigliarsi se non si puo’ fare un impianto sportivo in questa città ? A giugno dovevano cominciare i lavori ? Ad oggi neanche la posa della prima pietra…Vedremo in seguito che per spostare gli ulivi bisognerà farlo foglia a foglia…Poi ci si stupisce se nessuno vuole investire a Palermo, dove solo per sistemare una lettera R sulla facciata dello Stadio ci son voluti dei mesi ! Quando si tratta di abusivismo le costruzioni vengono su’ dalla sera alla mattina e poi proliferano come funghi, basta ammirare lo spettacolo quando si deve raggiungere l’aereoporto Falcone-Borsellino. Quando invece si vogliono seguire gli iter burocratici…anzi lentocratici, allora tutto si blocca, perché ci sono le feste, dopo le feste ci sono problemi piu’ urgenti, poi c’é agosto, poi c’é caldo, poi c’é traffico, poi c’é Natale e Santo Stefano e poi …si và sempre alle lunghe e i permessi non arrivano, non si capisce perché. Lo Stadio poi che bella favola, hai voglia di aria fritta, ammutta muddica e scaricabarile, l’impianto é del Comune, il terreno della Regggggione…vedo gli asini che volano nel ciel… Magari un po’ di buon senso basterebbe, che si mettessero d’accordo per una concessione alla Società Palermo FC, magari per 90anni, restaurare il Renzo Barbera senza cercare l’isola che non c’é. Il campo di allenamento all’ippodromo cosi la Squadra rimane in città…Sogna Catari’…
      « Lamentati se vo’ campari bono… » diceva mio Nonno ma qui ci vorrebbe una rivoluzione, un uragano, che si porti via palazzo delle Aquile, palazzo dei normanni e i palazzi che si vendono per poi andare in affitto e pagare una fortuna mensilmente… No magari i palazzi no ma il 99% degli inquilini magari…Si fà per dire, in senso metaforico naturalmente, che poi gli uragani arrivano davvero, ma quella é un’altra storia…

  2. Giorni fa è uscito fuori lo scherzo del ridimensionamento dello stadio…si parlava di 16 mila spettatori! Beh non vi dico il sollievo appena ho saputo che si trattava di uno scherzo, ci ho creduto all’inizio perché tutti i giornalisti appoggiavano l’insensata scelta! Menomale sia Palermo mica frosinone o carpi!!!

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