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Il Palermo saluta un 2021 “anonimo”. Cosa aspettarsi dall’anno nuovo

FOTO PEPE / PUGLIA

Il 2021 non passerà certamente alla storia come un anno da ricordare per il Palermo. In questi 12 mesi la società rosa ha vissuto molti piccoli eventi, sia in campo che fuori, ma quali di questi finiranno negli annali? Vista l’indifferenza diffusa all’interno della tifoseria rosa, sono pochi i momenti da registrare come significativi.

Partiamo dalla parte sportiva: sotto l’aspetto tecnico, legato alla figura dell’allenatore, si è tornati ai tempi di… zampariniana memoria. Il 2021 infatti ha visto tre diversi tecnici sedere nella panchina rosanero. Boscaglia prima, Filippi poi, e Silvio Baldini (al gong).

Cambi in panchina ritenuti necessari anche da una società come quella attuale, giudicata “riflessiva” in materia di allenatori. Con Boscaglia il Palermo era caduto in un poco piacevole anonimato, al quale Filippi ha provato a mettere una toppa, con una splendida rimonta nel girone di ritorno fino allo stop contro l’Avellino nel primo turno nazionale dei playoff di Serie C.


Nella stagione in corso la dirigenza, ritenendo di aver fatto una buona campagna acquisti, ha sperato a un certo punto di poter puntare alla promozione diretta ma a dicembre ha dovuto fare i conti con le tre sconfitte in trasferta e ha perso… la pazienza, decidendo di puntare su Silvio Baldini che deve ancora debuttare.

Di “pazienza” ne hanno avuto poca anche i calciatori del Palermo, che nel 2021 hanno subito 16 espulsioni (6 nello scorso campionato a partire dall’1 gennaio, 10 in quello in corso). Uno dei pochi record dell’anno di cui però andare tutt’altro che fieri. Un aspetto, peraltro, che la società deve affrontare – anche con il nuovo allenatore – perché non si può proseguire con questo andazzo che penalizza i risultati.

Se dal punto di vista dei risultati sportivi c’è stato poco, il 2021 non sarà ricordato nemmeno a livello societario. La frattura tra la famiglia Mirri e Tony Di Piazza, socio di minoranza, che già appariva inevitabile nel 2020 ha portato lo strascico di una battaglia legale che ancora non si è conclusa e che certamente ha contribuito a non creare un clima positivo. Doveva essere l’anno della cessione della società o quantomeno del pacchetto di maggioranza e invece non è ancora successo nulla nonostante ci siano un paio di investitori pronti a immettere capitale fresco nella società.

Potrebbe essere proprio questa la svolta del 2022, che partirà subito con il calcio mercato, quello che i tifosi ritengono il vero banco di prova per misurare le ambizioni della società e per capire se il cambio in panchina è stato solo il primo atto di una rivoluzione tecnica che possa garantire al Palermo quantomeno di piazzarsi nei playoff con il privilegio di una buona posizione in classifica. Il cambio di società – anche con una eventuale permanenza di Mirri – viene poi ritenuto auspicabile per garantire al Palermo ambizioni di un futuro più florido.

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3 thoughts on “Il Palermo saluta un 2021 “anonimo”. Cosa aspettarsi dall’anno nuovo

  1. Personalmente non mi aspetto Nulla io auspico solo che Mirri smetta di fare il tifoso a modo suo e cominci a fare il presidente. Un presidente ha il dovere di parlare ai suoi tifosi e dire Le cose come stanno. Ero nauseato dell’eccesso di esternazioni dei componenti della vecchia società sinceramente non accetto le inerzie ed i silenzi eccessivi di questa società

  2. L’anonimato. Chi si aspettava qualcosa di diverso dopo il “dono” ricevuto dal falso prete è stato accontentato. La mediocrità come unica ragione di vita.

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