​​

Beppe Accardi: “Cessione Palermo? Non me l’aspetto”

Beppe Accardi, operatore di mercato palermitano, ha rilasciato un’intervista per TuttoMercatoWeb dove parla anche della situazione del Palermo, dicendosi scettico sulla situazione riguardante la cessione societaria.

“Il mio Palermo era quello di Zamparini, non questo – afferma Accardi -. Mi aspetto che finisca il campionato nel modo migliore possibile sfruttando esperienza e capacità di Baldini, uno che fa il 4-3-2-1 alto. Però modulo è lo stesso di Boscaglia, mi aspetto tanti rinforzi”.

Sulla cessione societaria: “Non me l’aspetto. Leggo che sarebbe condizionata dalla vicenda Di Piazza. Ma non mi sembra che sia così, Di Piazza non c’entra più nulla con il Palermo. Eventualmente sono fatti personali tra lui e la proprietà attuale. Inoltre mi chiedo quanto valga il Palermo? Non credo nei fondi”.


LEGGI ANCHE

PAPARESTA: “DI PIAZZA EMARGINATO DAL PALERMO”

CATANIA, PUBBLICATO IL BANDO: ECCO I TERMINI

24 thoughts on “Beppe Accardi: “Cessione Palermo? Non me l’aspetto”

  1. Caro Peppe la penso esattamente come te!! non credo alla cessione perchè gli interessi dei Mirri e dgli incompetenti Sagramola e Castagnini, a restare padroni della società sono altissimi.

    1. Potresti elencare quali sarebbero questi “altissimi” interessi a non vendere la società?? esche io pur sforzandomi non riesco trovarli ….thanks

      1. Chiedere cifre astronomiche per una società che ha a malapena una decina di cartellini di giocatori scarsi e poi tutti prestiti per esempio. Voler rimanere obbligatoriamente nella nuova società poi. Tutte richieste assurde

  2. E’ chiaro che non ci sarà nessuna cessione solo chiacchiere per distogliere l’attenzione dei tifosi dagli obiettivi falliti dalla società.

  3. Io invece la penso esattamente all’opposto. Beppe Accardi è stato un mediocre calciatore, mediocre procuratore e mediocre uomo. Sempre a gettare fango sulla proprietà, sempre intervistato…. ma chi e? Sulla base di cosa parla? Gli interessi di Mirri a rimanere sono altissimi? Infatti quando Zamparini non aveva più interessi sul Palermo e su Palermo ha buttato la società nel cesso. Volevate dire questo, no? Che è solo una questione di interessi. per il resto vedremo come andrà a finire. Sono proprio curioso di leggere commenti vari nel futuro prossimo.

  4. Ma chi volete che dia I propri soldi a Mirri per lui continuare a divertirsi con i suoi Sagramola e Castagnini??????
    Per poi sentire dire a qualche tifoso che è giusto che Di Piazza non doveva parlare….

  5. penso che pinocchio mirri cercherà di trovare soci fino a termine del campionato…poi saranno uccelli per diabetici!!!

  6. Figura sempre ingombrante e controversa questa di Accardi. Mai realmente decisivo per le sorti del Palermo, viene ascoltato periodicamente da qualche giornalista e lui di solito demolisce la proprietà di turno . Ieri Zamparini, che però gli ha fatto guadagnare qualche soldo, oggi Mirri, meno facoltoso e poco disponibile. Chiacchiere in libertà mi sembra di poter dire . Sostanza zero.

  7. Bene, oggi, abbiamo scoperto che il Catania vale tanto quanto chiese la FIGC come lalzello per potersi aggiudicare la gara per l’ammissione il Serie D … Alla faccia …

  8. Bene, oggi, sappiamo che il Catania vale quanto il balzello imposto dalla FIGC al vincitore dell’asta per l’ammissione del nuovo Palermo alla Serie D … Alla faccia …

  9. Ma il giornalismo palermitano quando inizierà a scrivere seriamente e pesantemente contro una società così assurda? Quando verrà intervistato il presidente e fatte le domande giuste? Non vuole rispondere? Vuol dire che si metterà d solo in una luce peggiore dell’attuale, ma almeno provarci invece di idolatrarlo passivamente…

  10. MI PIACEREBBE UB CONFRONTO TRA MIRRI NELLA CUI CONFERENZA STAMPA FOSSE PRESNETE ANCHE ANGELO MORELLO IL PRESIDENTE NE USCIREBBE CON LE OSSA ROTTE, A PARTE BENEDETTO GIARDINA GLI ALTRI GIORNALISTI SONO TROPPO MORBIDI CON IL MIRRI

  11. Il costo attuale del Catania dirotta a Oriente chi vuole investire nel calcio di C per rilanciare un club di questo taglio. Che Mirri ne prenda atto.

    1. In effetti comprare all’asta un titolo sportivo vuoto, pagaare i debiti sportivi, stipendi arretrati e tasse e non avere neanche la propretà di un cartellino o di un posto per allenarsi (torre del grifo è pignorata e in mano alle banche), impiantare una società da zero sarà una passeggiata. Le cose giuste

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *