Calciomercato, le pagelle del girone C: Catanzaro scatenato
Il Palermo chiude un calciomercato con 2 acquisti e un 6 in pagella. Ma le altre? C’è chi si è scatenato e chi ha cercato di fare scelte oculate; chi ha pensato soprattuto a sfoltire e chi invece ha dovuto gestire troppo le beghe interne prima di pensare alle mosse di mercato. Ecco dunque un bilancio sul calciomercato delle squadre in lotta in zona playoff (più le due siciliane, Catania e Messina).
CATANZARO 8 – Di certo non si può dire che il club calabrese si sia risparmiato in chiave promozione. Un mercato da fuoco e fiamme, con colpi a ripetizione e tre acquisti da categoria superiore (Bjarkason, Iemmello e Sounas); strategia che ovviamente ha costretto a trovare in extremis una nuova sistemazione anche a giocatori come Porcino e Curiale. Con un mercato così, però le aspettative non possono che alzarsi. Il Catanzaro sarà atteso al varco da tutte.
BARI 7 – Il vero obiettivo della sessione era sfoltire e il Bari (forte del vantaggio in classifica) ha sfoltito parecchio, riuscendo a cedere quasi tutti gli “esuberi” oppure a risolvere i loro contratti (vedi Bolzoni e Di Gennaro). In totale ben 8 cessioni (nessuna di queste fatta nel girone C…) e – a detta del ds Polito – nessuno scontento rimasto in squadra. In mezzo tre rinforzi: Maiello è il colpo; Galano il grande ritorno; Misuraca la proposta “fuori programma” (accettata).
MONOPOLI 6,5 – Con la squadra in piena lotta per il secondo posto, il club pugliese ha deciso di provarci e nell’ultimo giorno di mercato ha affondato il colpo per tre innesti in vista della seconda parte di stagione. Riusciranno a compensare cessioni come quella di Tazzer (che lascia dopo due anni e mezzo) o altre come quelle di Nocciolini e Riggio (che hanno inciso poco)?
VIRTUS FRANCAVILLA E TURRIS 6 – Squadra che vince (e stupisce) non si cambia; al massimo qualche cessione. E così è stato per entrambe le rivelazioni di questo campionato, intenzionate a far bene anche nel girone di ritorno mantenendo l’assetto iniziale e limitando le entrate al minimo (o addirittura a zero come nel caso della Virtus). Sarà stata la strategia giusta?
TARANTO 6 – Si poteva fare qualcosa in più? Forse sì, ma Manneh è un comunque un bel colpo e compensa certamente gli addii di Ghisleni e Italeng (entrambi richiamati alla base dai rispettivi club). Di nomi – anche roboanti – ne sono stati accostati tanti, ma alla fine l’impalcatura resta quella di inizio stagione. E forse con la salvezza ormai vicina, in fondo va bene così.
CATANIA 5 – Gli etnei ci hanno provato sino all’ultimo in entrata ma alla fine il bottino è magro (Simonetti e Lorenzini unici rinforzi); ancora troppe incertezze sul futuro per convincere i vari obiettivi. Ma proprio per questo, il Catania aveva necessità di cedere molto per sfoltire il monte ingaggi e invece sono più del previsto quelli che rimangono (Pinto, Zanchi e Piccolo su tutti). I “premi di valorizzazione” per Moro e Greco (che cambiano proprietario ma restano fino a fine stagione) sanno di premi… di consolazione.
MESSINA E FOGGIA 5 – Per entrambe una sessione all’insegna… della confusione. I peloritani si riducono di fatto agli ultimi giorni dopo il nuovo addio di Lo Monaco, spaziando tra giovani e vecchie volpi (tra cui Statella). I foggiani invece sono passati dall’esonero del ds Pavone e il possibile addio di Zeman… al rinnovo di entrambi, facendo saltare così l’arrivo dI Mastour per puntare invece su profili di categoria.
AVELLINO 4,5 – Il gol al debutto di Murano fa ben sperare per la bontà della scelta, ma gli irpini chiudono un mercato povero di acuti e in cui si è dovuto pensare troppo a gestire storie tese ed equilibri dello spogliatoio (per stessa ammissione del ds Di Somma). Il “caso” Carriero si è chiuso con il rinnovo; la questione D’Angelo si è invece chiusa (male) con la cessione alla Reggiana e con anche qualche frecciata. Nel finale anche l’amaro in bocca per l’arrivo sfumato di Daniele Franco dalla Turris. Di Somma dice che si punterà su chi è rimasto: ora la parola spetta al campo.
se il catanzaro si è scatenato come dice l’articolo, in uno allora aveva completamente sbagliato il mercato estivo il chè non era quello che dicevano gli addetti ai lavori testata stadionews compresa, io ricordo ben altri commenti non ultimo bari e catanzaro corazzate della C. ora ha preso onesti giocatori di pallone che se non sbaglio facevano panchina in B e non in A. se il mercato diventa faraonico in base al numero di giocatori che prendi allora si lo hanno fatto, ma le squadre di calcio non sono album delle figurine panini.Ergo, la prossima volta compresa questa prima di fare titoloni e considerazioni io aspetterei il campo.